GROSSETO. Una degustazione che profuma di storia, perchè i formaggi sono prodotti da una famiglia che ne ha scritto almeno un milllenio, forse qualcosa in più.
Dalle Crociate alle Repubbliche Marinare, dai Guelfi e Ghibellini ai Dogi, la famiglia Spinola, che con Franca Spinola è proprietaria dell’Antica Fattoria La Parrina, ha legato da protagonista il suo nome alla città di Genova dal nono secolo dopo Cristo ai giorni nostri.
Ecco perché ha un sapore particolare la giornata di degustazione dei formaggi bio della fattoria, con la partecipazione del personale dell’azienda, che darà informazioni sul prodotto.
La degustazione è in programma sabato 19 agosto al negozio Conad di via Scansanese, dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 20.
Saranno in degustazione tutti i formaggi di Antica Fattoria la Parrina che è possibile acquistare all’interno del punto vendita Conad.
Ogni formaggio è realizzato in regime rigorosamente biologico e con tecniche artigianali, dai sapienti mastri casari che danno vita ad un prodotto nobile ed elegante dalla complessa struttura gustativa.
Franca Spinola e la filosofia del biologico
Anima dell’azienda è la dottoressa Franca Spinola.
«Mi sono avvicinata da pioniera alla filosofia del biologico più di 30 anni fa con i formaggi, – spiega Franca Spinola – portando, poi, in conversione tutta l’azienda. Per me è stata da subito l’unica direzione percorribile visto che il mio obiettivo è sempre stato quello di produrre prodotti sani e di alta qualità».
Franca Spinola nel giugno del 1993 ha ricevuto la nomina di Cavaliere del Lavoro e oggi dirige l’azienda, nel comune di Orbetello, costituita da circa 428 ettari di terreno, dei quali 150 a bosco ceduo e i rimanenti a vigneti, oliveti e frutteti.
È stata presidente della Camera di Commercio di Grosseto.
La famiglia Spinola, Genova e le Repubbliche Marinare
La degustazione dei fantastici formaggi, però, è anche l’occasione per ripercorrere un millennio di storia, o quasi.
Perché la famiglia Spinola è una delle più antiche e importanti famiglie genovesi, insieme ai Doria, ai Fieschi di Lavagna e ai Grimaldi. Fu una delle famiglie che contrassegnarono per secoli la vita politica della Repubblica di Genova.
La storia, e un po’ anche la leggenda, dice che le origini risalgano all’anno 971, nell’alto Medioevo, quando con l’imperatore Ottone I di Sassonia giunse in Ligura il visconte di Valpocevera, Guido, che avrebbe scelto il cognome essendo il “domino” del monte Spinola del Marchesato di Varzi.
Genova, nell’XI secolo, era una delle Repubbliche Marinare, tanto da partecipare alla prima Crociata. In quel periodo il centro cittadino fu diviso in otto distretti, controllati dalle famiglie più importanti, fra le quali le più importanti erano proprio i Doria, gli Spinola, i Fieschi e i Grimaldi.
I Doria e gli Spinola erano ghibellini, fra loro ci furono anche molti capitani del popolo, la massima autorità cittadina.
Con il passare del tempo gli Spinola rafforzarono la loro presenza a Genova e sono stati molti in famiglia i Dogi della città e i cardinali del Sacro Romano Impero.
Fra le tante testimonianze degli Spinola a Genova spicca lo splendido palazzo Doria Spinola, di epoca cinquecentesca, sede della Prefettura.
Nel XVIII secolo, fu fondata la Fondazione Nobile Famiglia Spinola per prestare aiuto ai poveri della zona della parrocchia di San Luca, storico quartiere delle residenze della famiglia Spinola.
La chiesa fu fondata nel 1188 da Oberto Spinola, più volte console, su un terreno di proprietà del genero Oberto Grimaldi.
La Fondazione esiste ancora oggi e gli Spinola, che nel tempo hanno scelto altre zone per vivere e svolgono vari tipi di professione, sentono ancora forte il legame con Genova e con San Luca in particolare.
Rubens, Van Dyck e gli Spinola
Alcuni grandi artisti hanno dipinto ritratti di membri della famiglia Spinola. In particolare i pittori fiamminghi Rubens e Van Dyck.
Peter Paul Rubens ritrasse nel 1606 la marchesa Brigida Spinola Doria (il quadro si trova alla National Gallery of Art di Washington)
e nel 1627 il marchese Ambrogio Spinola (Narodni Galerie, Praga).
Anton Van Dyck, nel 1624, ritrasse la marchesa Geronima Spinola (Gemalde Galerie Staatliche Museen di Berlino).
La scelta di Franca Spinola è stata quella di fare l’imprenditrice agricola, spostandosi nella tenuta di Orbetello.
Franca era la moglie di Franco Maria Malfatti, politico e giornalista italiano, presidente della Commissione europea dal 2 luglio 1970 al 1º marzo 1972 e più volte ministro della Repubblica Italiana, per la Democrazia Cristiana. Malfatti è scomparso nel 1991.
Un caseificio nato nel 1988
Il caseificio è nato nel 1988 nello stabile in cui un tempo risiedeva la scuola elementare Giovanni Dessi.
Al suo interno vengono prodotti formaggi freschi e freschissimi, semi-stagionati, stagionati, erborinati (se qualcuno non ha mai assaggiato il Guttus, non se lo faccia scappare), utilizzando esclusivamente il latte delle mucche, delle pecore e delle capre che pascolano nei terreni limitrofi, nutrendosi di foraggio biologico.
Tutto il processo di lavorazione del latte viene effettuato al 100% dentro il caseificio, da personale specializzato.
Degli Innocenti: «Un’azienda che è sinonimo di eccellenza»
«Prosegue ormai da diversi anni la positiva collaborazione tra Conad e Antica Fattoria La Parrina, – commenta Paolo degli Innocenti, proprietario e socio di Clodia Commerciale, la società proprietaria dei negozi Conad – e siamo felici di far conoscere, attraverso una giornata di assaggi, i prodotti caseari di questa azienda che è sinonimo di eccellenza».
«Il nostro impegno nella ricerca e nella valorizzazione dei produttori locali è continuo e costante».
«Questo ci consente di garantire sempre nei negozi Conad di Grosseto un’ampia e articolata scelta di quanto di meglio hanno da offrire la Maremma e l’Amiata in termini di gusto, qualità, tracciabilità e tradizione».
Peraltro l’Antica Fattoria La Parrina produce anche vino. Sia bianco che rosso e la zona e la fattoria danno il nome anche a una denominazione di origine controllata, Parrina Doc.
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Direttore di MaremmaOggi. Dopo 30 anni di carta stampata ho capito che il presente (e il futuro) è nel digitale. Credo in MaremmaOggi come strumento per dare informazione di qualità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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