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È scoppiata la Vermentino mania

Nel convegno promosso dal Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana, la certificazione ha raggiunto in provincia il 30% della produzione. È nella Top Ten a Vinitaly
La degustazione della sesta edizione del Gran Prix del Vermentino all’Hotel Miramare a Castiglione della Pescaia

GROSSETO. Il Vermentino in Maremma è il vino del futuro. Nell’evento promosso dal Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana, è stato certificato che il Vermentino ha raggiunto in provincia il 30% della produzione. È anche nella Top Ten a Vinitaly.

È ormai Vermentino mania

La degustazione, nella sesta edizione del Vermentino Grand Prix, che si è svolta all’Hotel Miramare a Castiglione della Pescaia, è stato esaminato nei dettagli con un assaggio di vendemmie dal 2019 al 2024.

Il vino prodotto in purezza

E i risultati, con circa 100 etichette tra Doc e Igt, sono stati a dir poco eccellenti come ha spiegato il presidente del Consorzio Francesco Mazzei nella sua presentazione.

«Il vitigno Vermentino ha ormai raggiunto oltre il 30% dei vini della Doc Maremma Toscana – ha spiegato Mazzei – ed è in larghissima parte in purezza. La Maremma è ormai la zona più importante della Toscana per la produzione di vini bianchi, soprattutto grazie al Vermentino. Nella Top Ten di questa edizione ben 4 avevano la menzione Superiore, a testimonianza che si tratta di un vitigno con ottime potenzialità di invecchiamento. Può confrontarsi benissimo anche a livello internazionale».

Un percorso di valorizzazione dunque di questo vitigno. Sono stati 67 i vini presi in esame nella degustazione del Vermentino Gran Prix. 10 i premiati pari merito dalla giuria.

La grande maggioranza è stata vinificata in serbatoi d’acciaio, ma non sono mancati i casi dove è stato utilizzato l’ovetto in cemento, anfore, cocciopesto e, seppur in minor parte, botti e barriques di legno. Dei 12 i Vermentini con la menzione Superiore, undici della vendemmia 2023 e uno del 2022, ben 4 sono rientrati nella Top Ten.

Come nelle scorse edizioni, i vini – tutti Maremma Toscana Doc Vermentino – avevano una presenza minima del vitigno all’85%, per la maggior parte ottenuti in purezza e solo in pochi casi con aggiunta di altre varietà come Viognier, Sauvignon o Trebbiano.

La “Top Ten” 2025 dei Vermentini Maremma Toscana Doc

Cantina Vignaioli di Scansano, Vermentino Superiore 2023 “San Bruzio”, Castelprile della Volpaia – Vermentino Superiore 2023 Bio “Castelprile”, Cupirosso – Vermentino 2022 Bio “Audace”, Fattoria di Magliano – Vermentino 2023 Bio “Pagliatura”, Giovanni Valentini – Vermentino Superiore 2023 “Veive”, Podere Poggio Bestiale – Vermentino 2023 “PerLelo”, Poggio Levante – Vermentino 2019 “Unnè”, Tenuta Casteani – Vermentino Superiore 2023 Bio “Maremmano”, Tenuta Dodici – Vermentino 2023 “Solo”, Tenuta Pietramora di Colle Fagiano – Vermentino 2023 “Limite”.

La giuria del Grand Prix, presieduta da Luciano Ferraro vice direttore del Corriere della Sera, era composta da una selezione di operatori del settore, rappresentati dei ristoranti stellati della Maremma (Caino e Il Pellicano), dalla storica Enoteca Castiglionese, da tre enologi consulenti Graziana Grassini, Luca Cantelli e Gabriele Gadenz, e da altri esperti del mondo del vino.

Luca Pollini: «Grandi potenzialità di crescita per il Vermentino»

«Con il Vermentino Grand Prix possiamo mettere alla prova questo vitigno – ha spiegato Pollini – e per la prima volta uno dei 10 vini della Top Ten ha oltre cinque anni di età, annata 2019. Anche i numeri sono dalla sua parte: in Maremma si trova il 50% degli ettari coltivati in Toscana con questa varietà. Degli oltre 1070 ettari presenti sul nostro territorio, con un incremento di 100 ettari rispetto allo scorso anno e quasi il 60% delle superfici ha meno di 13 anni. Oltre il 40% non arriva a otto anni, si tratta d’impianti relativamente giovani, segno che i produttori continuano a dare fiducia a questo straordinario vitigno».

Luca Papalini: «La Maremma è ormai terra di Vermentino»

«Il Vermentino è ormai dopo la Sardegna, una delle varietà di uva più importanti e coltivate anche in Maremma, una terra davvero adatta per questo vitigno – conferma Papalini – Anzi, l’aria di mare è decisiva per conferire all’uva e al vino le caratteristiche che li rendono inconfondibili, e la sua crescita è ormai esponenziale. Il Vermentino ha due anime. In gioventù è un vino giovane, fresco, floreale e fruttato. Con l’evoluzione si spoglie delle note fiori e frutta fresca e assume profumi di frutta secca ed una grande mineralità che si consolida con il tempo. Nei diversi terroirs della Maremma il Vermentino ha trovato a seconda del suolo, dell’altitudine e della vicinanza al mare la possibilità di avere sfumature diverse. Dopo il Morellino adesso c’è anche il Vermentino a far parlare di Maremma fuori dei confini regionali e nazionali».

A Vinitaly il vermentino è nella Top Ten

I vini selezionati durante il Vermentino Grand Prix 2025 sono stati degustati per la prima volta a Vinitaly, allo stand del Consorzio.

Insieme ai vini vincitori al banco consortile, c’erano 77 vini di 44 diverse aziende per offrire una panoramica completa della denominazione.

Presenti con una propria postazione una collettiva di produttori di nove aziende: La Chimera d’Albegna, Le Lupinaie, Podere Poggio Bestiale, Giovanni Valentini, Fattoria Il Casalone, Poggio Brigante, Col di Bacche, Tenuta Agostinetto, Val del Melo.

Autore

  • Giornalista di MaremmaOggi. Ho iniziato a scrivere a 17 anni in un quotidiano. E da allora non mi sono mai fermato, collaborando con molte testate: sport, cronaca, politica, l’importante è esagerare! Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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