GROSSETO. Crack, cocaina, armi. Un machete, cacciaviti, un coltello da cucina. E ancora, un bilancino di precisione e 720 euro in contanti.
È quello che i carabinieri di Grosseto hanno trovato, martedì 12 novembre, quando hanno intimato l’alt a una Fiat Cinquecento, per un controllo.
Alla guida c’era una grossetana di 31 anni, sul sedile del passeggero un ragazzo tunisino di 25 anni. Il giovane ha cominciato subito a manifestare un po’ di nervosismo e, quando ha aperto la portiera dell’auto, utilizzando la mano sinistra, forse per prendere l’arma con la destra, il militare che era davanti alla portiera se n’è accorto e ha evitato il peggio. Nel vano portaoggetti, infatti, c’era un machete con una lama lunga 32 centimetri.
Aggredisce il carabiniere e spacca l’auto di servizio
È cominciato così il controllo dei militari, terminato con la consegna, da parte della donna, di un quantitativo di crack, con la scoperta di 17 dosi di cocaina nascoste in auto, e delle armi, oltre che di un bilancino di precisione.
Letizia Niccolini, grossetana di 31 anni difesa dall’avvocato Giulio Parenti e Mohamed Jawher Jelliti, difeso dall’avvocato Alessandro Giraudo, sono stati portati in caserma per un’ulteriore perquisizione. Ma quando il ragazzo, che già aveva tentato di impedire ai carabinieri il controllo nella Fiat Cinquecento, è arrivato davanti alla caserma dei carabinieri, ha dato in escandescenze.
Ha colpito e spaccato le guide di plastica dell’auto e il vetro della vettura di servizio. Poi ha cominciato a colpire uno dei carabinieri, provocandogli la lussazione di una spalla. Il militare ne avrà per 15 giorni.
Il 25enne resta in carcere
Arrestati e portati in carcere, lei al Don Bosco di Pisa con l’accusa di spaccio e porto abusivo di armi e lui anche per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni, oltre che per danneggiamento, venerdì 15 novembre si sono trovati di fronte al giudice Giuseppe Coniglio per la convalida dell’arresto.
Il gip ha convalidato l’arresto dei due: Niccolini, che ha da subito avuto un comportamento collaborativo con i militari ai quali ha anche consegnato il crack, è stata scarcerata. Per lei il giudice ha disposto l’obbligo di firma nella caserma dei carabinieri. Jelliti invece, resta in carcere.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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