GROSSETO. La tragedia è avvenuta oggi, giovedì 8 giugno, in una abitazione di Istia d’Ombrone. I carabinieri, accorsi nella frazione, hanno trovato la donna senza vita nella sua villa in via Circonvallazione.
L’abitazione è la residenza della famiglia del notaio Alfonso Marzocchi, deceduto nel 2014. Proprio lì, al primo piano, è stata trovata morta Giuseppina Defrancesco, detta Pinuccia, 76 anni. Era la moglie di Alessandro Marzocchi, detto Duccio (da ragazzo lo chiamavano Alessandruccio, poi è rimasto Duccio), 82 anni, figlio di Alfonso. Insegnante in pensione, Giuseppina aveva lavorato alle medie Pascoli.
La famiglia si era trasferita a Milano da un po’ di tempo, di recente però avevano scelto di tornare a Grosseto dove abitavano più stabilmente: in un appartamento vicino al centro storico. Continuavano comunque a frequentare l’abitazione di Istia ogni tanto, anche se la residenza è a Punta Ala, dove possiedono una casa.
Quello che si sospettava fosse un omicidio, è poi stato confermato tale nella tarda mattinata dal sostituto procuratore Giampaolo Melchionna.
Omicidio: specchio rotto e un lago di sangue
Rimangono ancora da chiarire le dinamiche.
Il personale del 118 che è intervenuto sul posto ha trovato la donna in un lago di sangue, a terra anche un grosso specchio finito in frantumi.
La figlia, Benedetta, 50 anni, in mattinata è stata trasportata in ospedale.
Ai soccorritori avrebbe riferito di aver subito un’aggressione.
I carabinieri starebbero ancora cercando il fratello di Benedetta. Alfonsino era nella villa con la sorella in questi giorni ma all’arrivo degli uomini dell’Arma non era presente.
Rimasto solo, alle 12, è stato portato via anche il cane della famiglia.
I carabinieri accorsi alla villa hanno portato avanti le verifiche insieme al proprio reparto di investigazioni scientifiche e con il supporto del medico legale.
La salma della donna è stata portata via dagli operai di Sistema.
