GROSSETO. Sono stati presentati nella mattina di oggi, 21 novembre, al laboratorio di biologia molecolare dell’ospedale Misericordia. Si tratta di due congelatori a temperatura controllata di -80°C.
Sono stati donati dalla famiglia della giovane Serena Ceccarelli, deceduta due anni fa per un tumore ai polmoni.
A presentare la donazione, oltre ai famigliari di Serena, c’erano Carmelo Bengala (direttore dell’oncologia medica del Misericordia), Michele Dentamaro (direttore di presidio) e Maja Rossi (la responsabile Uos patologia clinica).
I congelatori aiuteranno nella cura dei pazienti
I due congelatori, del valore di circa 24mila euro sono di fondamentale importanza. «Per la conservazione dei campioni biologici contenenti gli acidi nucleici, Dna e Rna – spiega Bengala- estratti dalle cellule tumorali o dai liquidi biologici dei pazienti oncologici. Lo studio delle molecole di Dna e Rna è alla base della caratterizzazione molecolare delle patologie oncologiche per definire una sempre più precisa diagnosi e quindi la conseguente scelta terapeutica di precisione».
Come sottolinea Bengala, il laboratorio di biologia molecolare dell’ospedale Misericordia di Grosseto è uno dei laboratori più avanzati a livello regionale e collabora strettamente con l’anatomia patologica e con le strutture cliniche del Polo oncologico di Grosseto. «Il numero di prestazioni di biologia molecolare sono circa 4mila all’anno – dice Bengala – E sono molte le patologie oncologiche nelle quali lo studio delle alterazioni molecolari delle cellule tumorali è parte integrante della diagnosi. Tra queste c’è il tumore del polmone, ma anche le neoplasie dell’apparato gastroenterico, il tumore della mammella e i tumori ginecologici».
È necessario che gli acidi nucleici siano ben conservati
«La corretta conservazione degli acidi nucleici è condizione imprescindibile a garanzia di tutto il percorso di indagini molecolari – puntualizza Bengala – ovvero esami di Nhs (Next generation sequencing), che conducono alla produzione di un referto di biologia molecolare sul quale lo specialista oncologo seleziona i pazienti che devono essere sottoposti a terapie oncologiche. Che sono “mirate” proprio a specifiche varianti patologiche rilevate sugli acidi nucleici».
Il test di Ngs viene effettuato sulle cellule del tessuto tumorale ma anche su Dna circolante (biospia liquida). «A Grosseto – conclude Bengala- il percorso di diagnosi, studio e cura dei tumori è caratterizzato da una forte multidisciplinarietà e multiprofessionalità. Sono coinvolti medici di diverse discipline, tra cui infermieri, biologi, tecnici sanitari di radiologia e di laboratorio, farmacisti, amministrativi. Ma anche altre discipline quali la psicologia, nutrizione, e la riabilitazione».
I congelatori sono strumenti fondamentali
I congelatori sono quindi strumenti che devono essere necessariamente presenti in un laboratorio di biologia molecolare. «Ancor di più in questi ultimi anni in cui il ruolo dell’Rna è divenuto gradualmente sempre più centrale per l’introduzione di terapie oncologiche mirate contro particolari varianti patologiche del tumore – aggiunge Rossi- L’Rna infatti è una molecola facilmente degradabile pertanto è fondamentale che, dopo essere estratto dai tessuti tumorali, debba essere immediatamente conservato in un congelatore a -80°C fino alla processazione con le metodiche di biologia molecolare».
Non mancano i ringraziamenti per una donazione così preziosa. «Per questa donazione ci sentiamo di ringraziare la famiglia di Serena – conclude Dentamaro – Avere queste attrezzature è di fondamentale importanza. I privati ci stanno dando una grande mano, attraverso le donazioni, anche tramite delle associazioni del territorio».
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