GROSSETO. La Funzione pubblica della Uil Toscana sudest all’attacco della Asl per le docenze non pagate per il corso di laurea in Infermieristica. Una lettera a firma della segreteria Uil-Fp, indirizzata all’Azienda sanitaria il 2 aprile, richiama l’attenzione della direzione generale su una richiesta che lo stesso sindacato aveva fatto a marzo.
«A 2022, abbiamo chiesto, all’Asl sudest l’erogazione degli importi relativi al personale dipendente addetto alle docenze del corso di laurea in Infermieristica dell’Azienda stessa, relativamente agli anni accademici 2019-2020 e 2020-2021», scrive la Uil-Fp.
Due anni accademici non corrisposti
«Ciò ha comportato il dover “ritornare” su una problematica, quella del ritardo del pagamento degli importi, già affrontata più volte in un passato neppure tanto remoto. La stessa, purtroppo, si ripete ciclicamente, ben lontana dall’essere affrontata in maniera risolutiva, tanto da far pensare ad un “cold case” (caso irrisolto), dove le conseguenze, sono sempre a carico dei lavoratori.
Abbiamo chiesto una rapida soluzione della “quaestio”, facendo presente anche la nostra disponibilità a farsi parte diligente per una eventuale interlocuzione con altri soggetti istituzionali eventualmente interessati. La risposta ricevuta dall’Azienda sanitaria è stata “che sono in corso” le verifiche sulla documentazione relative alle docenze del corso di laurea in Infermieristica, svolto dal personale dipendente.
A questo punto ci domandiamo (e domandiamo), come è possibile, per un’Azienda sanitaria del livello della Asl sudest, impiegare così tanto tempo, per esperire dette verifiche……. Si tenga conto che gli anni accademici non corrisposti sono due, partendo dal 2019. Si consideri inoltre che l’Asl è “recidiva” in simili ritardi, dato che, per la liquidazione degli anni accademici precedenti al 2019, si sono resi necessari, anche in quel caso, solleciti e comunicati.
La ciclicità del problema impone, a nostro modesto avviso, che l’Asl sudest si attivi per risolvere lo stesso, definitivamente ed “una volta per tutte”, dato che il procedimento è evidentemente caratterizzato da chiare lacune dal punto di vista organizzativo», conclude la Funzione pubblica di area vasta Sudest della Uil.
