Disturbi psichiatrici in quasi il 10% della popolazione | MaremmaOggi Skip to content

Disturbi psichiatrici in quasi il 10% della popolazione

La psichiatria nel distretto delle Colline dell’Albegna si sta riorganizzando: in arrivo il quarto medico. Tanti gli interventi territoriali: è la prima zona dove viene sperimentato lo psicologo di base
Lo psichiatra Paolo Maria Ianni

ORBETELLO. È la prima zona dell’Asl Sud Est dov’è in corso la sperimentazione dello psicologo di base. E dove a breve dovrebbe arrivare il quarto medico psichiatra, dopo anni di posti vacanti. Ora gli psichiatri sono tre da ottobre, e negli ultimi anni a tenere in piedi uno dei servizi più importanti per il territorio, è stato Paolo Maria Ianni, lo psichiatra che dirige il servizio di Salute mentale adulti della zona del distretto delle Colline dell’Albegna.

«Piano piano, in questi anni ho cercato di rimettere su i servizi che erano stati depauperati dalla mancanza di medici e concorsi – spiega il dottor Ianni – Ad oggi siamo tre psichiatri e abbiamo anche una psicologa. Il fabbisogno di personale non è ancora stato soddisfatto, ma è già un inizio». 

Non solo disturbi psichiatrici

È un mondo in continua evoluzione quello della psichiatria. Perché cambiano le conoscenze sulla malattia e cambia anche l’interfaccia socio culturale nella quale si manifesta. 

«Ho iniziato a fare lo psichiatra negli anni Ottanta – spiega il dottor Ianni – quando stava prendendo piede la psichiatria biologica. Si tendeva a curare tutto con i farmaci e questo ha creato un’aspettativa nel mondo esterno che non può essere soddisfatta. Ovvero, che per combattere la malattia basta il farmaco. Non è così: oggi sappiamo di aver bisogno di un approccio integrato, del lavoro degli psicologi. Anche perché le diagnosi in psichiatria sono più articolate».

Infatti, gli aspetti che la psichiatria territoriale si trova a dover affrontare non riguardano solo la dimensione psicotica, che è quella che deve essere trattata. Ma anche quella dei disagi esistenziali e quella nevrotica.

«Alla psichiatria – dice Ianni – arriva di tutto, anche quello che non riguarda la nostra sfera d’intervento. Arrivano persone che hanno disturbi del comportamento, disabilità intellettive che non possono essere trattate farmacologicamente. Persone che necessitano di essere accolte in strutture residenziali per lunghi periodi perché l’assetto familiare non è più quello di una volta». Quello che riscontrano i medici, oggi, è una maggior difficoltà a gestire la disabilità anche per la mancanza di strutture in grado di accogliere queste persone. 

Disturbi mentali, ne soffre il 10% della popolazione

Due soli psichiatri, fino a tutto il 2024 e la prospettiva dell’arrivo del quarto medico a breve. A fronte di una richiesta d’intervento altissima. Nel 2024, sono stati 450 i pazienti seguiti in modo continuativo dal servizio di Psichiatria del distretto delle Colline dell’Albegna. Quattrocento sono pazienti psicotici, su un totale di 50.000 abitanti.

«Di questi 400 pazienti – spiega il direttore del servizio – il 20-25% sono persone che presentano diagnosi differenziali con deficit. Persone che da 20 anni vengono seguiti dal nostro servizio che si occupa di 400 persone con continuità».

Ma c’è un altro dato che dà la dimensione del problema, almeno per quanto riguarda il distretto delle Colline dell’Albegna. È il numero delle prime visite, che nel 2024 sono state 222 le prime visite. Tanti di loro, sono giovani e giovanissimi, la maggior parte nella fascia d’età tra i 17 e i 20 anni. «La metà delle persone che hanno fatto accesso per la prima volta al nostro servizio – spiega il dottor Ianni – soffrivano di disturbi d’ansia o di disturbi depressivi, che sono gestibili in modo rapido».

In un territorio vasto come quello del distretto delle Colline dell’Albegna, che va dalla costa fino all’interno, tante sono state anche le visite domiciliari: 1800 sulla costa, 670 nella zona collinare. «Abbiamo due assistenti sociali che si occupano di queste persone – aggiunge lo psichiatra – uno per le persone che seguono un percorso psicologico, l’altro per chi ha invece una doppia diagnosi. Le persone seguite in maniera continuativa sono 110».  

Circa 20, i pazienti giudiziari che assegnati al servizio, due dei quali ospitati in strutture residenziali.

Accentrato a Grosseto il reparto di psichiatria

Cinque i medici che servirebbero per completare l’organico della psichiatria nella zona delle Colline dell’Albegna, due gli psicologi e 10 infermieri. «Ad oggi siamo due psichiatri, e un terzo è in arrivo – dice Ianni – abbiamo una sola psicologa e 8 infermieri». Per questo, dare una mano alla Psichiatria di Grosseto, è impossibile. 

All’ospedale di Orbetello esisteva il reparto di Psichiatria ma è stato chiuso anni fa. Aveva 4 posti letto. 

Nel 2024, i ricoveri di persone seguite dal servizio territoriale di Psichiatria del distretto delle Colline dell’Albegna sono stati 18 e i tso 3. «Questo significa che la presa in carico precoce funziona – spiega il medico – Ed è possibile farlo grazie alle professionalità che lavorano tutte insieme, che si occupano di prevenzione su tutto il territorio». 

Un territorio dove c’è una sola struttura residenziale, gestita da Uscita di sicurezza, che conta sei posti letto già tutti occupati. Venti pazienti seguiti dal servizio invece, sono stati accolti in strutture secondarie, alcune anche fuori regione, dove i medici del distretto fanno verifiche ogni tre mesi. 

Il ritorno dell’eroina

Sui 450 pazienti seguiti dagli specialisti del distretto, il 20% sono quelli con doppia diagnosi. Ragazzi, giovani, che utilizzano diverse sostanze stupefacenti insieme che hanno poi un’incidenza sulle psicosi sintetiche. «Quello che vediamo – dice il dottor Ianni – è il ritorno in auge dell’eroina. In questo caso lavoriamo insieme al SerD per le persone che hanno una doppia diagnosi».

A Orbetello, è stato creato uno dei primi servizi per la presa in carico di persone che facevano uso di sostanze stupefacenti e che avevano anche problemi psichiatrici. Oltre alla collaborazione con il SerD, il distretto offre anche un servizio sul territorio con ambulatori aperti una volta al mese a Sorano, Pitigliano, Isola del Giglio, due volte al mese a Porto Santo Stefano e settimanalmente a Manciano. Due centri riabilitativi occupazionali sono invece a Manciano e Orbetello, dove c’è anche una casa famiglia da 6 posti e un appartamento per le persone che hanno un’autonomia maggiore. 

Autore

  • Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

    Visualizza tutti gli articoli

Riproduzione riservata ©

Condividi su

Articoli correlati

Ultimi articoli

Consigliati

Zone