PORTO ERCOLE. Ieri sera, lunedì 15 luglio, ci sono stati dei momenti di paura e delirio a causa di un uomo che ha iniziato a distruggere tutto quello che c’era dentro un locale di Porto Ercole, il New Roxy Bar.
Ha lanciato un’affettatrice verso una donna, ha spaccato vetrine e frigoriferi, ha lanciato tavoli verso l’esterno del bar e ha anche distrutto la cassa.
L’uomo, un trentenne italiano, che ha distrutto tutto è entrato nel bar verso le 20.40 e ha chiesto se potesse usare il bagno alla donna dietro il banco, che ha acconsentito. Uscito dal bagno l’uomo era in preda ad una furia cieca e ha iniziato a rompere tutto quello su cui posava gli occhi. Il 30enne era nudo mentre lanciava gli oggetti, motivo per cui ha riportato diverse ferite sulle braccia e sulle gambe.
Per fermare l’uomo sono intervenuti i carabinieri di Porto Santo Stefano. «Ho detto alla ragazza di uscire subito dal locale e di chiamare la polizia – dice Emiliano Giuggioli, titolare dell’attività – Ha distrutto tutto quello che poteva e ha lanciato l’affettatrice verso una cliente. Non l’ha presa per una decina di centimetri».
Oggi, martedì 16 luglio, si è tenuta la convalida dell’arresto, l’accusa è di danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo era difeso dall’avvocato Massimiliano Arcioni.
L’arresto, dopo la furia cieca
Sono stati momenti di paura per i presenti nel bar. L’uomo, senza vestiti, ha iniziato a distruggere tutto, affettatrice, frigoriferi, vetrina e i tavoli. La donna che era al lavoro nel bar ha allertato subito il titolare.
«Ho detto alla dipendente di uscire immediatamente e di chiamare i carabinieri subito – dice Emiliano – I danni credo che siano intorno ai 15mila euro. Ho buttato tutto ciò che c’era da bere e da mangiare, perché c’era il suo sangue ovunque. Spero di riaprire il prima possibile e ringrazio di cuore i miei dipendenti e gli amici che mi hanno aiutato a sistemare tutto il locale».
L’uomo tirava i tavoli dall’interno verso l’esterno del locale, distruggendo tutto quello su cui posava gli occhi. La cucina, la sala e il banco erano imbrattati di sangue, visto che l’uomo spaccando il vetro si è tagliato più volte le braccia. Poi ha camminato sopra i pezzi di vetro frantumati, così ferendosi sotto i piedi.
Appena arrivati sul posto i carabinieri di Porto Santo Stefano hanno provato a calmare l’uomo, ma senza nessun risultato. Ha iniziato ad urlare e a minacciare i militari urlando: «Vi ammazzo». Poi ha provato a colpire i carabinieri e a divincolarsi per scappare.
I militari più volte hanno provato a farlo ragionare, ma senza successo, tanto che per fermare l’uomo ci sono voluti 5 carabinieri. Poi sono arrivati i soccorsi medici sul posto e lui ha iniziato a urlare e inveire anche contro il personale medico.
Pere che per fermarlo sia stato necessario sedarlo.
La direttissima in tribunale
L’uomo in aula ha detto di non ricordarsi nulla dell’accaduto. La vice procuratrice onoraria Pamela Di Guglielmo ha chiesto la convalida dell’arresto e il divieto di dimora nella provincia di Grosseto.
Misura cautelare non accolta dalla giudice Agnieszka Karpinska, che ha disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria due volte a settimana.
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Collaboratrice di MaremmaOggi. Amo le bollicine, rigorosamente in metodo classico; il gin e credo che ogni verità meriti di essere raccontata. Non bevo prosecco e non mi piacciono né i prepotenti né le ingiustizie. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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