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Difesa dei redditi e delle pensioni: ecco la “Piattaforma 2024”

Il documento è stato inviato agli enti da Cgil, Cisl e Uil. Anche nel Grossetano la contrattazione sociale tra istituzioni locali e sindacati confederali è sempre più importante
Nella foto, da sinistra a destra, Monica Pagni (Cgil), Federico Capponi (Uil) e Katiuscia Biliotti (Cisl)

GROSSETO. Cgil, Cisl e Uil confederali, con il supporto delle loro categorie dei Pensionati, hanno inviato martedì 9 luglio, alle istituzioni locali la “Piattaforma 2025”, il documento relativo alla contrattazione sociale sul territorio. 

Attraverso questo strumento, Cgil, Cisl e Uil, intendono garantire e migliorare le condizioni socioeconomiche dei cittadini, a partire dalla difesa dei redditi e delle pensioni, oltre a voler contrastare povertà, precarietà e insicurezza nel mondo del lavoro. 

Un documento per difendere i redditi

«Su queste basi – afferma Federico Capponi, segretario generale di Uil Grosseto – da mesi era stata presentata alle istituzioni locali la “Piattaforma 2024”, che già individuava alcune priorità, quali la difesa dei redditi e delle pensioni, le politiche del lavoro, i servizi socioassistenziali e l’incentivazione allo sviluppo delle energie rinnovabili, con un’attenzione speciale alle comunità energetiche. Il percorso avviato – ci rimangono da incontrare pochissimi sindaci e con quasi tutti gli altri sono stati raggiunti accordi anche significativi – è sicuramente positivo, perché risulta unanime sia il riconoscimento delle problematiche, sia la consapevolezza che eventuali soluzioni sono certamente più possibili attraverso una partecipazione diffusa, che veda coinvolta tanto l’intera comunità quanto chi la rappresenta, pur nei distinti ruoli e responsabilità».

Per Katiuscia Biliotti, segretaria generale di Cisl Grosseto: «Un capitolo importante della contrattazione sociale è quello relativo ai bilanci comunali, poiché è evidente che le politiche degli enti locali condizionano lo sviluppo sociale ed economico dei territori – dice – Per questo, come organizzazioni sindacali confederali chiediamo a tutti gli enti locali della provincia di Grosseto, l’apertura o la continuazione di un confronto negoziale da attivare prima della definizione del Dup, il Documento unico di programmazione, peraltro previsto anche da un accordo con Anci Toscana. Contenere quanto ogni famiglia deve pagare per la Tari, il costo dell’acqua e l’addizionale Irpef è molto importante».

Assistenza sociosanitaria al primo posto

«Per quanto riguarda gli aspetti sociosanitari – sostiene Monica Pagni, segretaria generale di Cgil Grosseto – occorre “fare rete” per ridurre le disuguaglianze nell’accesso ai servizi e allo sviluppo economico soprattutto nelle aree interne e rurali. L’aumento delle disuguaglianze, oggi anche e soprattutto fiscali, condiziona fortemente la possibilità dei Comuni di rispondere ai crescenti bisogni dei cittadini. Siamo convinti che laddove le forze dei singoli enti non siano sufficienti a garantire la fruizione dei servizi ai cittadini, occorra intervenire in un ambito sovracomunale, all’interno del quale trovare le sinergie utili alla popolazione. In particolare, crediamo necessaria un’analisi dei bisogni della cittadinanza a partire da bisogni sociali e sociosanitari, sul pendolarismo scolastico e lavorativo e anche sulla copertura di rete. Negli incontri con i sindaci insisteremo molto anche sull’importanza del loro ruolo in materia di Sanità perché riteniamo inaccettabile che molti cittadini rinuncino alle cure non avendo il denaro necessario».

Appalti, occhio alla sicurezza

Sulle politiche del lavoro i segretari di Cgil, Cisl, e Uil evidenziano che un elemento sostanziale della “Piattaforma 2025” riguarda gli appalti e le modalità di affidamento dei servizi nel pubblico e nel privato. A fronte della poca sicurezza e del troppo lavoro povero e sfruttato, collegato al sistema perverso del subappalto a cascata, si è lavorato ad un protocollo specifico su questa materia inclusiva anche delle concessioni e co-progettazione/co-programmazione con gli enti del terzo settore mettendo a disposizione del territorio uno strumento innovativo e all’avanguardia pur se già sperimentato nelle sue singole specificità in altri territori con soddisfazione delle parti anche datoriali ed efficacia rispetto agli obiettivi prefissati.

È questa, se colta, un’opportunità per la Maremma di inserirsi tra i primi territori virtuosi italiani.

 

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