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«Devo la mia vita ai medici grossetani»

Una turista di Ferrara in vacanza in Maremma ha avuto un grave problema di salute che poteva costarle la vita. Il suo ringraziamento all’ospedale Misericordia
L'ospedale di Grosseto
L’ospedale di Grosseto

GROSSETO. «Mi chiamo Antonella Collini, ho 56 anni e sono residente a Ferrara. Sentiamo spesso parlare di malasanità, invece, per una volta, io vorrei parlare di una sanità che funziona e che salva vite come è successo a me». Inizia con queste parole il ringraziamento ai medici grossetani che la turista 56enne desidera far arrivare ai professionisti del Misericordia attraverso le pagine di MaremmaOggi.

«Il 21 luglio scorso – scrive la donna – ho accusato un malore e sono stata portata d’urgenza al pronto soccorso di Grosseto. In pochissimo tempo il personale sanitario è stato in grado di diagnosticare l’origine del mio problema: la sindrome di Guillain-Barré, una malattia auto-immune abbastanza rara che attacca il sistema nervoso e che, se non curata tempestivamente, può portare a gravi conseguenze».

La diagnosi e il ricovero in rianimazione

«Sono stata ricoverata 7 giorni in rianimazione, dove medici e infermieri mi hanno seguito incessantemente, non solo dal punto di vista prettamente sanitario, ma anche morale, non mancando mai di darmi continuo conforto che mi ha dato coraggio per andare avanti.

La direttrice del centro trasfusionale ha interrotto le ferie per sottopormi urgentemente alla prima seduta di plasmaferesi e, insieme ai suoi colleghi, mi ha sottoposto al ciclo di cure che mi ha salvata.

Successivamente sono stata trasferita in neurologia dove ho continuato le terapie del caso e ho ricevuto la massima attenzione e supporto morale dai medici e dagli infermieri del reparto», aggiunge.

Il ringraziamento anche ai donatori di sangue

«Adesso sono fuori pericolo e sono stata dimessa, grazie alle cure ricevute dal personale sanitario che mi ha accudita e coccolata. Grazie per tutti quei gesti, per tutte quelle carezze che, a volte, non hanno bisogno di mani, perché hanno alleviato tutta la mia sofferenza fisica e psicologica nei momenti più difficili e mi hanno fatto tanto bene al cuore.

Grazie ospedale di Grosseto!!!

E un sincero ringraziamento anche ai donatori di sangue. La donazione è vita, non scordiamolo mai», conclude Antonella Collini.

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