Degrado alla Soda a Porto Santo Stefano: la denuncia di una turista | MaremmaOggi Skip to content

Degrado alla Soda a Porto Santo Stefano: la denuncia di una turista

Spiaggia della Soda: tra rifiuti abbandonati e disservizi, una frequentatrice dell’Argentario chiede l’intervento delle autorità per salvare uno dei gioielli nascosti del litorale
La spiaggia della Soda
La spiaggia della Soda

MONTE ARGENTARIO. Una spiaggia abbandonata a se stessa, sulla strada che dal ponte di Santa Liberata porta a  Porto Santo Stefano, perla del litorale toscano, è da anni meta ambita da turisti italiani e stranieri. Un tratto meraviglioso, dove vi sono alcune spiagge molto belle.   

Una di questa, quella denominata  “La Soda“, è finita nel dimenticatoio, come denuncia Daniela Belbusti, una frequentatrice abituale dell’Argentario che prende carta e penna e  vuole portare all’attenzione generale  la situazione che nel tempo non trova miglioramenti, anzi.

Nonostante lo spettacolare scenario naturale che la circonda, la spiaggetta versa in uno stato di abbandono e degrado che ha dell’incredibile.

Accessi pericolosi e mancanza di servizi  

La signora Daniela racconta di scalette d’accesso ormai pericolanti, cumuli di alghe abbandonate e rifiuti sparsi ovunque. La situazione si è aggravata con la trasformazione della spiaggia in una “bau beach”, senza però l’adozione di norme chiare per la gestione dei cani né l’installazione di cestini per i rifiuti.

Il tutto è lasciato alla buona volontà e al buon senso dei frequentatori, il che spesso non è sufficiente a mantenere l’area decorosa.

L’Incontro con il sindaco Cerulli  

All’inizio della stagione estiva, Daniela ha fissato un incontro con il sindaco di Monte Argentario, Arturo Cerulli, per esporre la situazione. Tuttavia, la sua richiesta è caduta nel vuoto.

«Il sindaco mi ha detto che la spiaggia non è frequentata dai residenti, perciò è stata un po’ dimenticata» racconta amareggiata. Nonostante le promesse di intervento, da quel momento ogni tentativo di comunicare è stato ignorato.

Lotta solitaria per un patrimonio comune

Nonostante le difficoltà, Daniela non si arrende. Si mette in proprio e con alto senso civico, armata di guanti e sacchetto, continua a pulire la spiaggia con le sue forze, sperando che la sua battaglia per la dignità del luogo non rimanga inascoltata.

Nel frattempo, si appella alle autorità e ai media locali, nella speranza che l’amministrazione prenda finalmente in mano la situazione.

Cerulli: «Mettiamo la Soda fra le priorità»

«Non ricordo l’incontro con la signora, non lo escludo. Sono in contatto con tutto il gruppo delle persone  che abitano vicino alla Soda e che presumibilmente frequentano quella spiaggetta che ha delle peculiarità proprie».

«È una spiaggia sempre poco frequentata, un po’ particolare e quindi non è stata mai oggetto di grandi attenzioni, se non nella normale  gestione . Comunque sia, non voglio sfuggire alla “responsabilita”, capisco e comprendo la situazione. Quello che posso promettere e che dal prossimo anno metteremo anche la Soda tra quelle spiagge che saranno nelle nostre priorità».

«L’Argentario è pieno di cale, spiaggette che lo circondano, è normale che a secondo del grado di frequentazione o meno, come amministrazione dobbiamo dare una priorità ad alcune più di altre. La Soda è stata sempre, una spiaggetta per pochi intimi. Bellissima, ma rurale. Comunque sia , dal prossimo anno cambieremo registro».

Autore

  • Vittorio Patanè

    Redattore di MaremmaOggi. Per me scrivere è uno strumento di verità, di bellezza, è di liberta, un mezzo per esprimere ciò che altrimenti rimarrebbe inespresso. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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