GROSSETO. Si è tenuta quest’oggi, in località Bagnetti a Gavorrano, la presentazione ufficiale del bio-distretto “Colline della Pia”. Un evento istituzionale di grande richiamo e rilevanza pensato per celebrare il riconoscimento, ottenuto lo scorso 8 febbraio, dall’associazione omonima, da parte della Regione Toscana.
Un traguardo importante per un’importante fetta di territorio della Maremma (quella alta per l’esattezza) che, proprio grazie allo strumento del distretto biologico, punta oggi a promuovere uno sviluppo basato sulla sostenibilità, il rispetto per l’ambiente, la valorizzazione delle risorse locali, oltre ad una sinergia pro-attiva tra amministrazione pubblica e imprese.
Numerosi rappresentanti delle istituzioni hanno preso parte all’evento, a conferma del forte sostegno al progetto e dell’impatto positivo che esso è stato capace di generare fino a questo momento sulla comunità locale.
Tra gli intervenuti Marcello Giuntini, presidente di Far Maremma, la società a partecipazione pubblica che ha sovvenzionato il progetto, Stefania Saccardi, vicepresidente della Regione Toscana e assessora all’agricoltura, Leonardo Marras, assessore alle attività produttive e all’economia, insieme ai sindaci di Gavorrano e Massa Marittima, rispettivamente Stefania Ulivieri e Irene Marconi, ed Elena Menghini, assessora allo sviluppo economico e alle attività produttive del Comune di Roccastrada.
La partecipazione attiva delle istituzioni, delle aziende agricole e della comunità alla presentazione ufficiale ha dimostrato un forte interesse verso questo progetto che incarna un modello di economia capace di armonizzare innovazione, tradizione e rispetto per l’ambiente.
Il riconoscimento ufficiale del bio-distretto all’associazione Colline della Pia segna quindi l’inizio di un percorso ambizioso, che intende fare dell’Alta Maremma una destinazione d’eccellenza per il turismo sostenibile e per la produzione biologica di qualità, puntando a generare benefici concreti per le generazioni presenti e future.
Baiguini: «Bio-distretto modello aggregativo, vogliamo diventare sistema»
Durante la presentazione, il presidente del bio-distretto, Adriano Baiguini, ha illustrato le finalità e i valori fondanti dell’associazione.
«Abbiamo deciso di costituirci come distretto biologico perché il distretto rappresenta un modello aggregativo vincente, – ha spiegato Baiguini – capace di coniugare le diversità dei territori, nel rispetto delle esigenze e delle sensibilità di ciascuno e nell’ottica di perseguire, da qui ai prossimi anni, l’obiettivo di uno sviluppo economico significativo e sostenibile».
«D’altra parte – ha proseguito Baiguini – la nostra associazione Colline della Pia nasce proprio come gruppo di persone che sentono il bisogno di generare nuove condizioni di crescita. Con il distretto biologico sarà per noi possibile diventare davvero sistema e trattenere, così, valore nel territorio».
Il progetto nasce infatti dalla volontà di creare una realtà rurale integrata che unisca agricoltura, turismo e attività enogastronomiche così da gettare le basi per uno sviluppo armonico e costante.
«Al centro di questa visione – ha precisato Baiguini – c’è l’individuo, ovvero le persone che, con le loro conoscenze e la loro consapevolezza, possono essere il motore di un cambiamento positivo e duraturo, in grado di generare valore per la comunità nel pieno rispetto dell’ambiente».
Giuntini: «Modello di sviluppo legato all’agricoltura biologica»
«I distretti biologici rappresentano uno strumento a disposizione dei soggetti pubblici e privati del territorio per favorire un modello di sviluppo ispirato ai valori dell’agricoltura biologica – ha precisato Marcello Giuntini, presidente di FAR Maremma -. I valori dell’agricoltura biologica sono tra quelli fondanti dell’azione di FAR Maremma che mira a facilitare, attraverso i propri bandi e le risorse messe in campo per il periodo 2023-2027, lo sviluppo sostenibile e integrato delle comunità locali».
13mila ettari, il 40% sono coltivazioni biologiche
Il bio-distretto Colline della Pia si distingue per una serie di caratteristiche che ne descrivono perfettamente la particolarità.
Su una superficie di oltre 12.986 ettari, ben il 40,39% è dedicato alla coltivazione biologica o in fase di conversione, mentre il restante è gestito con metodi convenzionali. Grazie a una densità abitativa molto bassa, a un paesaggio poco antropizzato e ad una sostanziale omogeneità del territorio, il distretto offre le condizioni ideali per uno sviluppo agricolo che punti all’alta qualità delle colture.
Tra le principali finalità del bio-distretto rientrano la diffusione di una cultura al consumo consapevole, la gestione il superamento del problema atavico dell’approvvigionamento idrico, la protezione e il rilancio di alcune cultivar e specie vegetali tipiche del territorio, oltre alla promozione attiva del turismo rurale e dell’entroterra.
L’intento è quindi quello di divenire un modello di sviluppo lungimirante, che punti a costruire un’economia locale forte e sostenibile grazie, all’apporto congiunto di soggetti pubblici e privati.
Ulivieri: «Sviluppo anche del turismo sostenibile»
La sindaca di Gavorrano, Stefania Ulivieri, nel corso del suo saluto, ha voluto sottolineare proprio questo aspetto.
«Per dare sviluppo ai nostri territori – ha specificato Ulivieri – dobbiamo puntare sulla sinergia tra pubblico e privato e valorizzare la nostra vocazione agricola, aprendoci a nuovi canali come la produzione biologica di qualità e il turismo lento e sostenibile. La Maremma non è solo mare, ma molto altro, e con il Distretto Biologico Colline della Pia vogliamo dimostrare come si possa crescere facendo squadra e superando i confini».
Marconi: «Valorizziamo i prodotti tipici»
Così come la sindaca di Massa Marittima Irene Marconi: «Il territorio delle Colline Metallifere, dopo la chiusura delle miniere, ha riconvertito la propria economia valorizzando le produzioni locali e il prodotto tipico. Il biodistretto diventa uno strumento per valorizzare queste risorse, promuovendo la cultura del biologico e la scelta consapevole del consumatore anche attraverso lo sport e il turismo».
Menghini: «Questa è una promessa di futuro»
Dello stesso tenore l’assessore allo Sviluppo economico e alle Attività produttive del Comune di Roccastrada Elena Menghini.
«Il distretto biologico Colline della Pia non è solo una certificazione, ma una promessa di futuro, di qualità, di sostenibilità e di collaborazione. Si tratta del frutto di una visione condivisa, un riconoscimento che porta prestigio al nostro territorio e ci invita a fare sempre meglio, unendo rispetto per la terra e progresso».
Marras e Saccardi: «Biodistretti decisivi per lo sviluppo dei territori»
Entrambi gli assessori regionali presenti, Saccardi e Marras, hanno voluto porre l’attenzione sull’enorme potenzialità che i bio-distretti hanno nel delineare il futuro dei territori.
«Una scelta forte – ha detto la vicepresidente della Toscana e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi – Mi piace definire così i distretti biologici ed è importante ribadirlo in occasione di questa iniziativa che serve a fare il punto sull’esperienza del distretto delle Colline della Pia».
«La sfida è stata sin dall’inizio quella di tenere insieme due esigenze fondamentali: da una parte tutelare le attività agricole e l’eccellenza delle nostre produzioni, dall’altra salvaguardare identità dei luoghi e valori paesaggistici. Coniugare, insomma, l’obiettivo di rafforzare un settore decisivo della realtà economica toscana, nel segno della valorizzazione della biodiversità e della qualità dei prodotti, con quello di esaltarne la piena sostenibilità ambientale. In questa direzione la Regione, in accordo con le istituzioni locali e con i soggetti protagonisti dell’economia rurale, continuerà a lavorare con grande impegno».
«Ho avuto più volte modo di esprimere il mio plauso alle imprese, agli amministratori e agli operatori che hanno creduto e portato avanti il progetto del bio distretto Colline della Pia – ha infine commentato Leonardo Marras, assessore all’Economia e al Turismo della Regione Toscana, alla conclusione dei lavori -. Una realtà importante per lo sviluppo che si affianca alla promozione turistica valorizzando i prodotti di qualità che raccontano questo angolo di Maremma».
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