GROSSETO. In Toscana i riscaldamenti potranno essere accesi dal prossimo 1° novembre, e fino al 15 aprile del 2025. Come ogni stagione nell’approssimarsi dell’arrivo dell’inverno, in molte zone della provincia di Grosseto s’incomincia a sentire l’esigenza di accendere il riscaldamento, soprattutto la sera, per stemperare l’umidità.
La Toscana è in zona D
La Toscana e dunque anche la provincia di Grosseto, è inserita zona climatica D, fatta eccezione per alcune zone più fredde, con gli impianti di riscaldamento possono essere accesi appunto dal 1 novembre 2024 al 15 aprile 2025, per una durata giornaliera che può arrivare al massimo a 12 ore.
La temperatura stabilita è di 19 gradi, con una possibile tolleranza di 2 gradi.
L’Italia è divisa in 6 zone che hanno date di accensione che variano dal 15 ottobre al 1° dicembre, mentre lo spegnimento è previsto tra il 15 marzo e il 15 aprile.
Occhio alle multe
Per chi non rispetta le regole, in caso di trasgressione, sono possibili ammende da un minimo di 500 euro a un massimo di 3 mila euro, come previsto dalla direttiva dell’Unione Europea di riferimento. In aggiunta sono possibili però anche multe condominiali o degli enti locali.
Le città in zona D
- La zona D comprende le province di Ascoli Piceno, Avellino, Caltanissetta, Chieti, Firenze, Foggia, Forlì, Genova, Grosseto, Isernia, La Spezia, Livorno, Lucca, Macerata, Massa Carrara, Matera, Nuoro, Pesaro, Pescara, Pisa, Pistoia, Prato, Roma, Savona, Siena, Teramo, Terni, Vibo Valentia, Viterbo
- Tempistiche diverse, invece, nella zona D, dove l’accensione è prevista a partire dal 1°novembre, per 12 ore al giorno, con spegnimento stabilito al 15 aprile
Il periodo di accensione degli impianti termici per il Comune di Prato (zona climatica D) è consentito dal giorno 1° novembre al 15 aprile, per 12 ore giornaliere. I valori di temperatura consentiti sono:
- 17 °C per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili (con una tolleranza massima di 2° in più)
- 19 °C per tutti gli altri edifici tra cui le abitazioni (con una tolleranza massima di 2° in più).
È doveroso precisare che, in presenza di condizioni climatiche eccezionali, i sindaci possono consentire l’accensione degli impianti termici in periodi diversi da quello indicato, con un’apposita ordinanza. Per ovviare al problema di trovarsi senza caldo in casa, meglio dare una controllata alla caldaia.
Riscaldamento Toscana, le deroghe
Queste disposizioni non si applicano:
- agli edifici adibiti a ospedali, cliniche o case di cura e assimilabili ivi compresi quelli adibiti a ricovero o cura di minori o anziani, nonché alle strutture protette per l’assistenza ed il recupero dei tossico-dipendenti e di altri soggetti affidati a servizi sociali pubblici
- alle sedi delle rappresentanze diplomatiche e di organizzazioni internazionali, che non siano ubicate in stabili condominiali;
- agli edifici adibiti a scuole materne e asili nido
- agli edifici adibiti a piscine, saune e assimilabili
- agli edifici adibiti ad attività industriali ed artigianali e assimilabili, nei casi in cui ostino esigenze tecnologiche o di produzione.
Autore
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Giornalista di MaremmaOggi. Ho iniziato a scrivere a 17 anni in un quotidiano. E da allora non mi sono mai fermato, collaborando con molte testate: sport, cronaca, politica, l’importante è esagerare! Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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