GROSSETO. Scriviamo ancora sul centro storico, il tema del momento, (ri)scoperto da MaremmaOggi. Un dibattito che da un mesetto si è scatenato, con scaricabarile di colpe, qualche timida assunzione di responsabilità e tante idee per rilanciare il salotto buono della città. Idee che coinvolgono sia i commercianti che l’Amministrazione. In parte anche i circa 1200 residenti che tenacemente vivono dentro alle Mura.
Una proposta ci sentiamo di farla anche noi di MaremmaOggi.
Pur sapendo che non tutti la accoglieranno con entusiasmo, ma a volte bisogna essere concreti. Sennò non si va oltre le parole, gli ascolti, gli inutili “tavoli” fra i protagonisti, in cui tutti dicono più o meno le stesse cose e i risultati sono quelli che sono.
Insomma, si rischia che fra un po’, quando arriverà l’estate, e l’attenzione si sposterà sui parcheggi caotici di Marina, le radici dei pini di Principina che spaccano le strade e la solita movida molesta, del problema centro storico non si parli più.
E tutto resti uguale, cioè sempre peggio.
Parcheggi, a Grosseto i meno cari della Toscana
La proposta non nasce per caso, sia chiaro.
Nasce perché nelle segrete stanze dell’Amministrazione un po’ se n’è parlato, salvo poi, come spesso accade, decidere di non farne nulla. Perché il tema è spinoso e anche impopolare: il costo dei parcheggi.
Del resto a Grosseto i parcheggi a pagamento, fermi da anni a 0,60 centesimi l’ora, costano meno che in qualunque altra città toscana. A parte la carissima Firenze, anche gli altri capoluoghi analoghi hanno tariffe più elevate.
L’aumento dei parcheggi, magari a 0,90, quindi ancora sotto a tutte le altre città toscane, potrebbe finanziare i lavori in centro storico, dalla sistemazione della pavimentazione a tutti gli altri piccoli interventi per il decoro.
Nel bilancio 2021 Sistema ha contabilizzato 629.588,19 euro di ricavi da parcheggio, con l’aumento gli incassi dovrebbero avvicinarsi al milione di euro. Circa 400mila euro in più, un tesoretto da destinare solo al centro storico.
Una sorta di “baratto” con i cittadini che potrebbe essere ben recepito: ci date qualcosa in più per parcheggiare e quei soldi saranno destinati al salotto buono della città, che è di tutti, non solo dei circa 1200 residenti e circa 250 esercizi commerciali.
Il parcheggio degli Arcieri, la deroga infinita
Si pone anche il problema del parcheggio degli Arcieri, realizzato alla fine degli anni ’90 quando era in costruzione il parcheggio interrato Amiata, poche centinaia di metri più in là.
Allora, sono passati quasi trent’anni, la Soprintendenza, quasi “obtorto collo”, acconsentì a destinare una delle aree più belle a ridosso delle Mura a parcheggio temporaneo, in attesa della fine dei lavori.
I lavori però, andarono per le lunghe.
Iniziarono nell’aprile del 1996 e sarebbero dovuti finire nel 1999. Nel 1998, però, la ditta appaltatrice (la Grm Srl di Roma) fallì e interruppe i lavori. Il sindaco Alessandro Antichi ed il vicesindaco Andrea Agresti, titolare della delega ai lavori pubblici, presero in mano la situazione e si “ripresero” il cantiere. E nel novembre del 1998 affidarono alla D’Arrigo costruzioni il compito di finire i lavori. Il parcheggio fu terminato all’inizio del 2001.
Da allora il parcheggio temporaneo è diventato un parcheggio fisso. Nessuno ha più mosso un dito, anche se 22 anni dopo non si può più parlare di situazione di emergenza.
Peraltro in questo modo è stato realizzato un parcheggio a pagamento a poche centinaia di metri da uno gratuito. Un doppione, in sostanza. Proprio per questo il parcheggio Amiata è utilizzato pochissimo, quasi per niente. Non arriva al 30% di posti occupati neppure nei giorni di mercato.
Mentre le auto si accatastano agli Arcieri, in qualche caso salendo anche sul pratino laterale, e con il tempo gli autobloccanti si sono tutti smossi ed è quasi impossibile camminare.
Anche l’ipotesi di risistemare l’intera area, eliminando il parcheggio, gira da tempo nelle stesse segrete stanze dell’Amministrazione. Anche questa considerata altamente impopolare, perché ogni auto è un voto, a volte anche due.
Eppure quello spazio, una volta risistemata la superficie (esistono adesso materiali che si potrebbero integrare perfettamente nel contesto), potrebbe essere uno straordinario volano per il centro storico. Grosseto, infatti, a parte lo stadio e lo Jannella, non ha un posto dove organizzare eventi che richiamino più di 1000 persone. Agli Arcieri, con il palco in fondo, di persone ce ne potrebbero entrare alcune migliaia.
Lucca, su spazi così, ci ha costruito la propria fortuna, il Summer Festival richiama turisti da tutta Italia. Perché un concerto nel contesto della Mura ha un grande fascino, altro che stadio. Un festival sarebbe un’attrazione come mai Grosseto le ha avute. La vicina Follonica, con il parco centrale, è andata in questa direzione e già la scorsa estate i numeri sono stati importanti.
E l’area, fra l’altro, potrebbe essere anche utilizzata per spostarci parte del mercato il giovedì. Insomma, le possibilità sarebbero davvero tante.
Ma per fare questo passo serve un grande coraggio amministrativo. Anche se con la giusta comunicazione potrebbe essere vincente.
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Direttore di MaremmaOggi. Dopo 30 anni di carta stampata ho capito che il presente (e il futuro) è nel digitale. Credo in MaremmaOggi come strumento per dare informazione di qualità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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