GROSSETO. Il suo cuore è sempre stato viola. Tanto da fondare il primo club che riuniva a Grosseto i tifosi della Fiorentina. E il suo sorriso, ha sempre illuminato il suo volto, regalando amore ai suoi familiari. Agli stessi che venerdì 28 giugno erano accanto a lui, quando se n’è andato. Sorridendo, così come aveva sempre vissuto. 

Franco Manganelli aveva 84 anni e viveva a Roselle. A Grosseto, da tutti, era conosciuto come “Il Presidente” proprio per quella sua passione per la squadra del cuore. Venerdì sera, quando se n’è andato ucciso da una terribile malattia, Manganelli aveva intorno a sé tutta la sua famiglia. L’amata moglie Loriana Sozzi, i figli Luca, Marco e Michele, le nuore Nadia, Barbara e Sonia e i suoi nipoti Lorenzo, Leonardo, Gabriele, Margherita e Andrea. Tutti loro, erano il suo grande orgoglio. 

Imprenditore di razza innamorato della sua famiglia

È stata una vieta piena di passione, amore per la sua famiglia e lavoro, quella di Manganelli. Imprenditore di razza, era il titolare dell’Eurodolciaria, specializzata nella vendita di prodotti alimentari e bevande. Un settore, quello in cui si era dato da fare l’84enne, nel quale i suoi figli Luca, Marco e Michele hanno deciso di continuare a scommettere, fondando la Top Food Maremma. 

Ma Franco, che per tutti era il Presidente, era conosciuto, soprattutto al Giglio, con il soprannome di Bomboniero. Sua moglie Loriana infatti, era una delle socie della Casa della bomboniera. Due anni fa, ad ottobre del 2022, la coppia aveva festeggiato 60 anni di matrimonio.  

Il ricordo commosso del Viola club Grosseto

Sono i tifosi viola, oggi, a stringersi attorno ai familiari di Manganelli. «Il Viola Club Grosseto –  scrive il presidente Fabio Pallari a nome anche del consiglio direttivo e di tutti i soci – partecipa al lutto della famiglia Manganelli per la scomparsa di Franco, storico presidente del Viola Club Maremma e grande tifoso viola». 

Manganelli è stato un punto di riferimento per la tifoseria viola. Negli anni ’80 decise che i tifosi della Fiorentina avessero una casa e fondò il “Viola Club Maremma”, il primo viola club della provincia. Un ruolo importantissimo, il suo, tanto da essere nominato coordinatore di tutti i viola club della Maremma.

Amico di Rigoletto Fantappiè, uno dei fondatori della Fiorentina, riuscì a portare al Giglio giocatori come Carlos Dunga.