GROSSETO. Una passione, un amore, tanta dedizione e la voglia di scoprire l’ignoto: questa è la ricetta che ha portato Ervis Kasa, un cuoco grossetano, negli Stati Uniti d’America. Più precisamente a Westerly in Rhode Island.
Il ragazzo lavora nella cucina del Coast Restaurant, un hotel che ha in totale 15 stelle Forbes, vinte con il ristorante, la spa e l’accoglienza.
Ervis ha 24 anni e ha intrapreso questo viaggio per imparare l’inglese, ma anche per uscire dalla sua zona di comfort. In questo viaggio, iniziato da poco più di due mesi, si è già tolto qualche soddisfazione: con tutto lo staff della cucina del ristorante Coast ha vinto il premio “5 diamanti”, dedicato agli hotel che hanno una qualità e un servizio impeccabile. Un vanto che hanno solo il 3,8% dei ristoranti americani.
«Mi trovo molto bene negli Usa, tutti i miei colleghi mi hanno accolto a braccia aperte. Quando sono arrivato lo chef ha voluto costruire con me un piatto di pasta dai sapori orientali, mi sono sentito subito parte della squadra così – dice il cuoco – Sono molto felice dell’ambiente in cui lavoro, ci sosteniamo e aiutiamo a vicenda ed essendo lontano da casa mi aiuta molto».
Ervis: «Ho imparato a cucinare grazie a mia mamma»
Essere cuochi o chef è un lavoro che richiede fatica e sacrificio, ma che ripaga con molta soddisfazione. Lavorare nelle cucine significa spremere tutte le proprie energie fisiche e mentali. E per fare questo mestiere è necessaria tanta passione. Ervis questa passione l’ha ereditata da sua mamma.
«Ho sempre cucinato insieme a mia mamma ed è lei che mi ha tramesso questa passione. Per me era un abitudine cucinare insieme a lei ed aiutarla ai fornelli – dice il 24enne – Credo che la bravura di uno chef si veda quando riesce a trasmettere attraverso il piatto la sua passione e spero di riuscirci un giorno. È questo che mi spinge a continuare».
Ervis ha lavorato in alcuni ristoranti della zona, ma ha fatto qualche esperienza anche fuori dalla Toscana, in Trentino Alto Adige e in Francia.
«Sono finito nel Coast Restaurant per puro caso – dice Ervis – L’anno scorso sono andato negli Usa per vedere un mio amico e mentre stavamo andando a New York in macchina ci siamo fermati in quel ristorante, dove lui aveva festeggiato il suo matrimonio. Mi sono innamorato a prima vista dall’hotel».
«Appena mi si è presentata l’occasione sono partito per questa nuova avventura – continua – Mi trovo molto bene e sono felice, ho trovato dei colleghi amichevoli e solari. Questo aspetto lo avevo sottovalutato in Italia, ma qua ho capito quanto è importante lavorare in un ambiente sereno. È quello che non fa pesare tutte quelle ore di lavoro, che sono dalle 12 alle 14 al giorno».
Ervis: «Al Coast mi sento molto valorizzato»
Il ristorante Coast ha un ambiente lavorativo sereno e questo aiuta molto con lavoro di squadra, che è essenziale nelle cucine.
«Qui guardano molto l’impegno che le persone mettono nel lavoro e questo mi motiva a mantenere sempre lo stesso standard, dare il meglio di me e crescere professionalmente – dice il 24enne – Insomma la mattina quando mi sveglio sono felice di andare al lavoro e ogni giorno metto passione e amore in tutto quello che faccio in cucina».
L’impegno e le capacità sono più valorizzati negli Stati Uniti che in Italia, Ervis in poco tempo è arrivato ad impiattare. «Qua noto che c’è molta più meritocrazia, che è riconosciuta anche a livello salariale – dice il 24enne – E questo dà una soddisfazione diversa, sia nel raggiungimento di certi obiettivi che a livello personale».
«Spero di continuare questa esperienza, di rimanere per un po’ di tempo e non vedo l’ora di passare alla cottura della carne e del pesce – continua – Sono felice e soddisfatto di aver partecipato nella vittoria del premio 5 diamanti, ma è merito di un lavoro di squadra ben impostato. Lo chef ci dice sempre che il lavoro di squadra fa funzionare il sogno ed è vero. Siamo in 25 in cucina e tutti ci aiutiamo a vicenda».
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Collaboratrice di MaremmaOggi. Amo le bollicine, rigorosamente in metodo classico; il gin e credo che ogni verità meriti di essere raccontata. Non bevo prosecco e non mi piacciono né i prepotenti né le ingiustizie. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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