GROSSETO. La Tari aumenta, ma il servizio di raccolta dei rifiuti non migliora, anzi. Le due foto che pubblichiamo ci arrivano da Alberese e da Principina. Non dalla zona artigianale, con tutto il rispetto per quelle vie, ma da due località turistiche.
In pieno agosto.
Qui non si tratta di inciviltà. Qui non si tratta di persone che gettano i sacchetti per strada. I sacchetti sono nei cassonetti e, quando questi sono pieni, fuori da cassonetti.
E se sono pieni è perché nessuno è passato a svuotarli.
Costi alle stelle, il servizio Sei Toscana deve farlo per bene
Per il 2024 l’Ato Rifiuti ha chiesto a Grosseto nel Pef, il piano economico e finanziario che ripartisce i costi fra i Comuni che ne fanno parte, circa 1,8 milioni di euro in più rispetto al 2023.
Non spiccioli.
Eppure ci sono ancora situazioni di questo genere, in piena stagione turistica, in località turistiche.
Possibile che Sei Toscana non sappia che, in agosto, a Principina c’è più gente che a febbraio? Lo stesso ad Alberese. Non è strano, in estate le località turistiche si riempiono e i rifiuti prodotti sono di più.
E, sia chiaro, agli utenti, a coloro che pagano la Tari regolarmente alle scadenze, non importa niente se è da poco finita la settimana di Ferragosto e, magari, ci sono le ferie. Chi organizza il servizio faccia i turni e garantisca la raccolta.
Il Comune si faccia sentire
Altrimenti il Comune contesti gli accordi. Si faccia sentire, metta le situazioni in mano agli avvocati. Non ha più senso nascondersi dietro alla solita frase “le tariffe le fa Arera” e “i costi fra i Comuni li ripartisce l’Ato Rifiuti”. I cittadini si lamentano degli aumenti, ma la Tari la pagano.
Quindi pretendono che il servizio sia decente.
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Direttore di MaremmaOggi. Dopo 30 anni di carta stampata ho capito che il presente (e il futuro) è nel digitale. Credo in MaremmaOggi come strumento per dare informazione di qualità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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