ORBETELLO. Un pezzo della parete frontale dell’ex Sitoco è crollato questa mattina, 20 novembre, intorno alle 8, sotto gli occhi di alcuni passanti, uno dei quali ha prontamente allertato la polizia municipale.
L’episodio ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza del sito, ormai da tempo in stato di abbandono e degrado.
«L’ho visto accadere in diretta – racconta il testimone -. Fa paura pensare che qualcuno avrebbe potuto trovarsi lì vicino».
Un sito abbandonato che diventa una minaccia
L’ex Sitoco, storica struttura in disuso, è da anni al centro di discussioni tra istituzioni e cittadini per il suo stato di precarietà.
La fabbrica è dismessa dal 1991 e le bonifiche, a parte la rimozione dell’amianto, marginale rispetto agli altri veleni, in particolare arsenico, non sono mai iniziate.
Nel 2004 l’area è stata acquistata dalla società Laguna Azzurra, costituita dalla Cmsa (Coop muratori sterratori e affini) di Montecatini (42%), Clea (Impresa cooperativa di costruzioni generali) di Venezia (33%), Ccc (Consorzio coop costruttori) di Bologna (12%) e Olmo Granducato (2%).
Volevano trasformare la vecchia fabbrica cadente in appartamenti, per circa 450mila metri cubi. Vedremo se il progetto sarà ridotto, visti i costi di bonifica.
La situazione di degrado non è solo un problema estetico, ma ormai una questione di sicurezza pubblica. Il crollo di oggi è solo l’ultimo di una serie di episodi che sottolineano l’urgenza di un intervento.
Servono interventi immediati
Gli abitanti della zona chiedono a gran voce che l’area venga messa in sicurezza prima che si verifichino incidenti gravi.
«Non si può aspettare oltre – dicono – Bisogna agire per proteggere i cittadini e valorizzare un sito che, se riqualificato, potrebbe tornare a essere una risorsa per la comunità».
In effetti, anni fa, la società Laguna Azzurra, proprietaria di parte del sito, un progetto lo presentò. Ma non se n’è mai fatto nulla, anche perché i costi della bonifica sono enormi. E uno stanziamento di 28 milioni di euro di qualche anno fa, non essendo stato utilizzato, è stato usato per altri scopi.
Intanto, le autorità stanno valutando l’accaduto e le possibili misure da adottare per evitare ulteriori cedimenti.
C’era stato anche un blocco alla demolizione totale da parte della Sovraintendenza, ma il vincolo è caduto nel 2021 quando la proprietà vinse il ricorso.
Simiani: «Servono 30 milioni, chiederò di nuovo di avere le risorse»
Marco Simiani, deputato maremmano del Pd, segue la vicenda della ex Sitoco da tempo.
«Servono subito 30 milioni di euro per completare i lavori previsti da un accordo di programma stipulato tra ministero dell’Ambiente, Regione Toscana ed enti locali. Nella prossima legge di bilancio presenterò nuovamente l’emendamento per ripristinare queste risorse, spero che dopo due anni questa sia la volta buona».
«La riqualificazione dell’area è fondamentale non solo per la sicurezza pubblica ma per valorizzare pienamente una zona di pregio e valenza ambientale che può avere significative ricadute anche dal punto di vista economico ed occupazionale».
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Redattore di MaremmaOggi. Per me scrivere è uno strumento di verità, di bellezza, è di liberta, un mezzo per esprimere ciò che altrimenti rimarrebbe inespresso. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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