MONTE ARGENTARIO. Negli ultimi anni, l’arrivo sempre più frequente di grandi navi da crociera che stazionano vicino a Porto Santo Stefano e Porto Ercole ha acceso un forte dibattito nell’Argentario. Che sta diventando un caso che agita il promontorio.
Da una parte, c’è chi vede in queste navi una minaccia per l’ambiente e la salute pubblica, dall’altra, chi spera possano portare ricchezza al territorio. Ma la realtà, purtroppo, sembra ben diversa.
Perché il problema è legato alla mancanza di servizi per i crocieristi.
Navi che circondano l’Argentario
Tra coloro i quali sono contrari allo stazionamento di queste navi da crociera , l’ex comandante Daniele Busetto di Artemare Club.
«Il problema principale, spiega Busetto , è che queste navi sostano troppo a lungo con i motori accesi, inquinando l’aria e rovinando il delicato ecosistema locale. Le spiagge e i paesaggi mozzafiato dell’Argentario non bastano a mascherare il danno che causano all’ambiente, senza contare che gran parte dei turisti che sbarcano non si fermano a godere delle bellezze del territorio».
Crocieristi , ma dove andate?
Ed è qui che arriva il grande paradosso. Non solo il comandante Busetto, ma anche parte della popolazione argentarina è convinta del fatto che mentre i giganti del mare gettano ancora in lontananza, i crocieristi, una volta sbarcati, sembrano più interessati a tornare velocemente sulla nave che a esplorare l’Argentario.
Il motivo? Semplice: mancano i servizi. Non ci sono navette organizzate, pochi negozi attrezzati per accogliere i visitatori e, onestamente, poche attrazioni che possano trattenere i turisti per più di qualche minuto.
Così, il sogno di vedere i crocieristi spendere soldi nei bar e ristoranti locali si spegne in fretta. Salgono, scendono, fanno qualche foto e poi via, di nuovo sulla nave, dove almeno il buffet è garantito!
Un turismo che non porta benefici
Se fosse così, la domanda sorge spontanea: cosa rimane al territorio? Forse solo una scia di inquinamento e un’occasione mancata.
«Senza una vera infrastruttura turistica – spiegano da Artemare e i cittadini contrari all’arrivo e allo stazionamento di navi da crociera vicino a Porto Santo Stefano e Porto Ercole – e con poche idee su come trattenere i visitatori, il passaggio delle navi da crociera sembra più una sfilata di cui l’Argentario è lo sfondo, piuttosto che un’opportunità concreta».
Il comandante Daniele Busetto ha persino avanzato la provocazione di spostare la propria sede altrove, in segno di protesta per la mancanza di una gestione sostenibile del fenomeno.
«Se queste enormi navi continueranno a fermarsi qui, ma senza portare alcun beneficio reale, sarà davvero il caso di chiedersi se ne valga la pena».
Cerulli: «Le navi da crociera? Opportunità per l’Argentario»
«Qualcuno – spiega il sindaco Arturo Cerulli – le definisce inutili, altri addirittura inquinanti. No, è una grande opportunità per l’Argentario che va saputa cogliere. Noi siamo per la crescita, per lo sviluppo del territorio, non per il mantenimento dello status quo. I cittadini, ancora non ne vedono vantaggi , dobbiamo trovare noi il modo di sfruttarne le opportunità . Vederne i vantaggi».
Anche sulle pagine di Facebook , i cittadini di Monte Argentario si dividono sul tema
«Il nostro fantastico paese contornato da navi e yacht stupendi mi riempiono di gioia. Torniamo ad essere l’Argentario super nominato di tantissimi anni fa».
Questo il pensiero dominante di tutti quelli che sono a favore.
Altri, come Luigi Mataloni, entrano nella questione in modo pragmatico: «Ma, se scendono a terra, che fanno i turisti? Non ci sono servizi» e spesso gli fa eco Damaiano Schiano, ristoratore che da anni svolge la sua attività in America, ma profondamente legato all’Argentario ed al suo territorio: «Se su 11 locali, i turisti, scesi a terra ne trovano 10 chiusi, di che stiamo parlando?»
«Della serie, se ci sono le opportunità, sappiate sfruttarle».
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