PORTO SANTO STEFANO. La bellissima goletta bianca Croce del sud, a 90 anni dal varo, con i suoi magnifici tre alberi è approdata al molo della Pilarella. La sua linea ha suscitato subito molta ammirazione in banchina, sia da parte dei residenti che dei turisti.
Artemare Club è andato subito a salutarla documentandola per l’archivio storico dello yachting all’Argentario.
Il comandante Daniele Busetto (Artemare Club) l’ha vista tante volte ai raduni delle grandi vele d’epoca. E un suo collega di Marina, Sergio Guglielmone, l’ha comandata per lungo tempo fino al 2007.
Croce del Sud: 42 metri di bellezza
Croce del Sud è stata progettata da Nicolò Martinoli e realizzata negli anni Trenta dai cantieri Martinolich a Lussin Piccolo in Istria. ha quarantadue metri di lunghezza, una superficie velica di ben 886 metri quadrati e uno scafo in metallo.

Nei lussuosi interni trovano posto cabina del comandante, cucina, cabine per 10 persone di equipaggio, 5 cabine per gli ospiti e il salone. Il grande ponte in teck ospita un grande tavolo da pranzo, due differenti tender e una lancetta d’epoca, oltre ad ampi spazi per muoversi e rilassarsi.
È tra i pochi panfili al mondo che dal varo nel 1933 non è mai passato di mano. Solo durante la Seconda guerra mondiale il panfilo fu requisito dai tedeschi e destinato ad alloggio per ufficiali nell’alto Adriatico. A fine conflitto bellico fu semi-affondato nelle acque di Venezia e fu poi recuperato grazie a una nave militare che lo portò al sicuro schivando le varie mine presenti nel Mediterraneo.
«Il nome dello yacht Croce del sud ricorda la stella visibile nella navigazione astronomica nel continente australe che indica sempre il suo punto cardinale – dice il comandante Busetto – Il bellissimo panfilo è un altro stupendo esemplare dei numerosi yacht d’epoca che si avvicendano nei porti dell’Argentario e nel mar di Maremma per più di sei mesi l’anno per la gioia di tutti».
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