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Corriere scomparso, ucciso e nascosto in un pozzo

Ancora non si conoscono né le modalità né la data dell’omicidio di Nicolas Matias Del Rio: servirà l’autopsia per chiarire la cause della morte. Ucciso per meno di 100.000 euro
La villetta sotto sequestro a Case Sallustri

ARCIDOSSO. Com’è morto Nicolas Del Rio? È stato ucciso subito, il 22 maggio, quando è stato rapinato? O è stato portato lì qualche giorno dopo, dietro alla villetta di Case Sallustri dov’è stato trovato martedì 25 giugno il cadavere?

Domande, che al momento restano senza risposta. Ci vorrà l’autopsia, disposta dalla Procura, per chiarire molti dei punti di un’indagine che si è presentata difficile fin dall’inizio. 

Martedì 25 giugno, la svolta: il corpo di Nicolas è stato trovato in un pozzo, dietro la villetta di Case Sallustri. Ora è all’obitorio dell’ospedale di Grosseto, dov’è stato portato dopo il recupero. 

La ricognizione cadaverica, ad oggi, non avrebbe dato indicazioni su come sia stato ucciso il 40enne di origini argentine e nemmeno quando. 

Il cadavere trovato in un pozzo

Sarebbe stato Klodjan Gionj, l’albanese 33enne fermato all’aeroporto di Ciampino dove si era precipitato sabato 15 giugno per prendere un volo per Tirana, a dire ai magistrati, i sostituti procuratori Giovanni De Marco e Valeria Lazzarini, dove fosse il corpo dell’uomo.

E saranno proprio le parole dell’uomo, difeso dall’avvocato Alessio Bianchini, a dover ora essere passate al setaccio degli investigatori. Parole attraverso le quali, in parte, sarà possibile ricostruire quello che è successo il giorno in cui Nicolas è stato ucciso. 

Nicolas Matias Del Rio

Il 40enne è stato rapinato il 22 maggio, mentre era al volante di un furgone che stava viaggiando verso Santa Fiora. Doveva tornare a Piancastagnaio dopo aver caricato borse di Gucci per un valore di 500.000 euro. Borse che, una volta ricettate, avrebbero preso la strada per l’Albania. Il bottino di quella rapina però, non avrebbe cambiato la vita ai tre uomini finiti in carcere. 

La stima del provento della ricettazione di quelle borse si aggirerebbe intorno ai 100.000 euro. Forse meno. Nicolas è stato ucciso per quella cifra. 

Tanti punti ancora da chiarire

Ci vorrà tempo, comunque, per ricostruire per filo e per segno quello che è successo sull’Amiata. Quando gli abitanti della montagna hanno scoperto che tra loro c’era anche chi era disposto a uccidere per portare a termine una rapina.

Dopo Gionj, sarà la volta di Ozkurt Bozkurt, a parlare con i magistrati. Difeso dall’avvocato Diego Innocenti, insieme al fratello Zindan (accusato però solo di rapina e danneggiamento e non di omicidio), potrà aggiungere anche lui tasselli importanti. Così come potrà fare Emre Kaia, anche lui in carcere con l’accusa di omicidio (difesa Federico Cocchi). I punti da chiarire, ancora, sono tantissimi. E non sarà facile avere in tempi brevi, tutte le risposte. 

 

 

 

 

Autore

  • Francesca Gori

    Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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