GROSSETO. Kaia Emre, 28 anni, agricoltore di origini turche che abita ad Arcidosso resta in carcere. Lo ha deciso la giudice per le indagini preliminari Cecilia Balsamo che ha sciolto la riserva nel pomeriggio di lunedì 24 giugno.
All’udienza di convalida del fermo, emesso dal pm Giovanni De Marco, Emre, difeso dall’avvocato Federico Cocchi, ha deciso di non rispondere alle domande della magistrata.
In auto con i due complici il giorno della rapina
Emre, che di fronte alla giudice si è avvalso della facoltà di non rispondere, è il terzo uomo che era sulla Fiat Panda che ha aspettato l’arrivo del furgone Iveco sul quale viaggiava Nicolas Del Rio. Anche lui, come i suoi due complici, Klodjan Gjoni, 33 anni e Ozkurt Bozkurt, 44 anni, è accusato di rapina e danneggiamento per l’incendio del furgone.
E anche lui, come gli altri due uomini finiti in carcere, ha deciso di restare in silenzio durante l’udienza di convalida del fermo.
Il ventottenne di origini turche come Bozkurt, è stato incastrato dai carabinieri che stanno conducendo una minuziosa indagine per scoprire non soltanto che fine abbiano fatto le 400 borse di Gucci che sono state portate via dopo l’assalto al furgone, ma soprattutto dove si trovi Nicolas Del Rio, il corriere 40enne scomparso più di un mese fa.
La giudice ha convalidato il fermo e ha disposto la custodia cautelare in carcere: il ventottenne è stato portato di nuovo a Siena, dov’è detenuto dal giorno del suo arresto.
L’appello della cognata dall’Argentina
È passato più di un mese da quando, il 22 maggio, Nicolas Matias Del Rio è scomparso nel nulla, senza lasciare alcuna traccia dietro di sé. A condividere un appello, dall’Argentina, nel giorno del primo mesiversario è la cognata del corriere quarantenne.
Che da più di un mese ha coinvolto anche la stampa argentina, che sta seguendo il caso giorno dopo giorno.
Oggi sono 30 giorni dalla scomparsa di Nicholas. Non avremmo mai immaginato che sarebbe passato tanto tempo, e non abbiamo nemmeno una pista certa che ci dica dove si trova o se sta bene.
Ogni giorno che passa disperazione e incertezza crescono un po’ di più.Siamo molto tristi senza sapere cos’altro fare, e ogni giorno che passa è peggio. Solo la ricerca è l’unica cosa che ci mantiene con fede.Dobbiamo sapere di lui, cos’è successo? Dov’è?
Nico deve tornare dalla sua famiglia, lo stiamo tutti aspettando.
Continuiamo a condividere la sua foto ovunque, in tutti i gruppi d’Italia, a parenti e amici che hanno conoscenti lì, come abbiamo fatto finora.
Non ci sono chilometri di distanza se siamo tutti uniti a sperare.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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