Confesercenti: «In via Roma ora c'è paura anche di giorno» Skip to content

Confesercenti: «In via Roma ora c’è paura anche di giorno»

La zona si espone ulteriormente al rischio desertificazione. A un minor presidio potrebbe seguire un maggior degrado. Giovanni Caso, presidente provinciale Confesercenti fa il punto sulla situazione
Giovanni Caso via Roma
Via Roma, nel riquadro Giovanni Caso (presidente provinciale di Confesercenti Grosseto)

GROSSETO. L’aggressione in via Roma ha colpito in più modi la città. Proprio ieri, 5 luglio, un commerciante è rimasto coinvolto, suo malgrado e incolpevolmente, nella rissa tra un gruppo di stranieri entrati nel suo negozio. 

Dalla Confesercenti arriva solidarietà al commerciante aggredito. L’associazione di categoria è anche preoccupata per la situazione in cui si trovano a lavorare gli esercenti di tutta la via.

Giovanni Caso, presidente provinciale Confesercenti, interviene sul tema sicurezza nel centro storico. Un tema molto sentito e che purtroppo, nonostante il progetto “Grosseto Safe” messo in campo dal Comune in concomitanza dell’ordinanza per il divieto di vendita e asporto di alcolici dopo le 21, non sembra aver migliorato molto la situazione.

«Ora c’è da preoccuparsi anche la mattina»

Giovanni Caso traccia i contorni della situazione. «In qualità di associazione di categoria raccogliamo la non tranquillità di chi ha un’attività ma anche da chi ci vive su via Roma. Quando fa buio, e in inverno questo succede già a metà pomeriggio, tra auto danneggiate e personaggi poco raccomandabili, la strada è diventata un luogo in cui si preferisce non passare a piedi. Adesso c’è da preoccuparsi anche di mattina visto che l’ultimo episodio è avvenuto alle 12».

Chi ha un negozio già da anni lamenta questa situazione. «Se non si dovesse trovare una soluzione qualcuno potrebbe anche pensare di spostare altrove la propria attività – dice Caso – questo porterebbe a un’ulteriore desertificazione della strada e minor presidio del territorio».

«Stiamo parlando di una via a due passi dal centro storico – precisa Caso – ricca, da sempre, di attività: bar, ristoranti, negozi di vicinato, farmacia e studi di professionisti».

Con l’annunciato abbandono da parte dell’agenzia dell’entrate della storica sede in via Roma lo spettro della desertificazione è più concreto. «Sono a rischio le aree limitrofe al centro storico e di questa strada nello specifico – conclude Caso – si rischiano così anche ulteriori sacche di degrado di cui l’area non ha proprio bisogno».

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