Concessioni balneari, il Governo approva la riforma: proroga a settembre 2027 | MaremmaOggi Skip to content

Concessioni balneari, il Governo approva la riforma: proroga a settembre 2027

Cosa prevede la riforma per le concessioni balneari. Obbligo di gare entro giugno 2027. E anche indennizzo per il concessionario uscente
Una veduta di stabilimenti a Marina di Grosseto
Una veduta di stabilimenti a Marina di Grosseto

GROSSETO. Alla fine la riforma è stata approvata per le concessioni balneari: una collaborazione fra Roma e Bruxelles ha consentito di trovare una sorta di via di mezzo, con le concessioni prorogate fino a settembre del 2027.

Oggi, 4 settembre, è stato approvato il decreto legge da parte del consiglio dei ministri.

Ma con l’obbligo di avviare tutte le gare entro giugno 2027, poco meno di tre anni da oggi.

Una nota di palazzo Chigi spiega che  in riferimento «alla procedura di infrazione sulle concessioni balneari, la collaborazione tra Roma e Bruxelles ha consentito di trovare un punto di equilibrio tra la necessità di aprire il mercato delle concessioni e l’opportunità di tutelare le legittime aspettative degli attuali concessionari, permettendo di concludere un’annosa e complessa questione di particolare rilievo per la nostra Nazione».

I punti principali della riforma

Fra i punti principali della riforma delle concessioni balneari l’estensione della validità delle concessioni fino a settembre 2027, obbligo di avviare le gare entro giugno 2027, nuove concessioni con durata da un minimo di 5 a un massimo di 20 anni, per ammortizzare gli investimenti effettuati.

Sempre palazzo Chigi spiega che è previsto anche

  • l’obbligo di assunzione di lavoratori impiegati nella precedente concessione, che ricevevano da tale attività la prevalente fonte di reddito per sé e per il proprio nucleo familiare,
  • l’indennizzo per il concessionario uscente a carico del concessionario subentrante e pari al valore dei beni ammortizzabili e non ancora ammortizzati e all’equa remunerazione degli investimenti effettuati negli ultimi cinque anni. 

Inoltre, in sede di gara, fra i criteri di valutazione delle offerte, sarà considerato anche l’essere stato titolare, nei cinque anni precedenti, di una concessione balneare quale prevalente fonte di reddito per sé e per il proprio nucleo familiare.

QUI IL LINK alla nota di palazzo Chigi

Bruxelles, la Commissione Ue approva

«La Commissione accoglie con favore la decisione odierna dell’Italia sul caso delle concessioni balneari. Ciò fa seguito a scambi costruttivi attraverso i quali la Commissione e le autorità italiane hanno raggiunto un’intesa comune sul quadro legislativo della riforma delle concessioni balneari italiane alla luce del diritto dell’Ue, con una soluzione globale, aperta e non discriminatoria che copra tutte le concessioni da attuare entro i prossimi tre anni».

È quanto spiega una portavoce della Commissione Ue.

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