PRINCIPINA A MARE. Il nome scelto racconta la passione per i viaggi, per la natura e per l’avventura che Aldo Giuliani vive quando smette i panni dell’imprenditore della notte e indossa quelli del fotografo naturalista. La location è quella della mitica Piccionaia, che fino a una ventina d’anni fa ha fatto ballare intere generazioni di grossetani.
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La data scelta è sabato 1 luglio, quando le porte della nuova discoteca sulla spiaggia di Principina a mare, l’Amazzonia Summerclub, tornerà a esplodere di musica e luci. Dj resident, ospiti, musica commerciale per far ballare i più giovani ma anche per far chiudere la serata ai più grandi.
Musica commerciale e tanti ospiti
Doveva essere il 2020 l’anno di apertura della discoteca che si trova accanto al ristorante La Terrazza, sempre sul piazzale Tirreno a Principina. «Ma il Covid ci ha costretti a rimandare questo appuntamento», dice Giuliani.
Dal 1° luglio, il sogno di riaprire la discoteca sul mare tanto cara ai grossetani, a quelli che oggi hanno 40 o 50 anni e che fino a una ventina di anni fa si sono scatenati su quella pista, diventa realtà: per l’inaugurazione in consolle ci saranno Chris e Mase djs, mentre per il taglio del nastro della serata del mercoledì (il 5 luglio) torna Martina Minelli.
«Sia il mercoledì che il sabato si alterneranno i dj resident del Faq – dice Giuliani – e la musica sarà per lo più commerciale».
La discoteca aprirà a mezzanotte e la programmazione andrà avanti fino alle 4 del mattino.
Un po’ di tropici a Principina a Mare
Già il nome dice tutto: l’Amazzonia Summerclub porterà un po’ di tropici a Principina a mare. Le illustrazioni che rendono bello il locale sono state realizzate da Dido, al secolo Marco Di Donato dello studio Lineadritta mentre lo staff, per lo più, è quello del Faq.
Ogni settimana ci saranno anche diversi ospiti per animare le notti a Principina a mare.
«C’è voglia di divertirsi, c’è voglia di tornare a ballare – dice Giuliani, che gestisce anche il ristorante la Terrazza – Nel 2020, quando ho preso in gestione il ristorante la situazione era differente rispetto a oggi. C’era voglia di uscire, eravamo stati chiusi in casa per mesi e gli unici locali aperti erano appunto i ristoranti. Ora le cose sono cambiate: i turisti non sono ancora arrivati, ma le discoteche hanno ripreso a pieni giri. I presupposti, quindi, sono buoni: il locale è piccolo, ma confido di fare una buona stagione».
