GROSSETO. Per il secondo anno consecutivo il Comune di Grosseto eroga 100 mila euro a sostegno di attività, progetti, iniziative, rivolte al settore sociale, socio-assistenziale e socio-sanitario.

All’avviso pubblico potranno fare richiesta le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale, iscritte nel registro unico nazionale del terzo settore con sede operativa (o che svolgano attività) nel Comune di Grosseto.

Inoltre devono operare da almeno due anni nei settori in questione e il loro regolamento deve prevedere l’organizzazione e la gestione di iniziative in campo socioas-sistenziale, di promozione ed educazione sociale. Sarà possibile fare domanda da domani, venerdì 16 giugno.

Come partecipare

Il bando resterà aperto per 30 giorni. Una volta che la commissione avrà concluso la visione dei progetti presentati verrà formata una graduatoria in base al punteggio ottenuto. Qualora l’amministrazione, nel corso del 2023, dovesse recuperare altre risorse, i progetti ammessi, ma non finanziati saranno sovvenzionati in un secondo momento.

La documentazione da scaricare e compilare è scaricabile a questo link: Contributi per il sociale. Al momento contiene la modulistica e i dati del 2022, domani, all’apertura del bando, sarà aggiornata con i moduli 2023.

Per ogni progetto, il Comune di Grosseto potrà erogare un contributo massimo di 10 mila euro o fino al 90% del budget previsto dall’associazione. Tentando comunque così di coprire quasi totalmente l’ammontare della spesa. 
 
Il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l’assessora al sociale Sara Minozzi si aspettano una partecipazione vivace, evidenziando quanto bisogno ci sia delle associazioni per poter aiutare i destinatari. «Siamo orgogliosi di riuscire ad aiutare concretamente le associazioni attive sul nostro territorio – dicono il sindaco e l’assessora – che supportano e incrementano i servizi erogati dal Comune come progettualità standard. Anche quest’anno abbiamo voluto dare un’attenzione particolare agli anziani, ai disabili e alle famiglie più fragili. L’amministrazione eroga il 90%, un cambio importante rispetto alla passata normativa che non dava la possibilità di erogare più del 50%, limitando così la partecipazione delle piccole associazioni».