GROSSETO. 23.600 persone seguite e un bilancio da 23 milioni di euro. Sono questi i numeri del Coeso, che ha dovuto fare i conti con un anno difficile, un anno che ha risentito della pandemia. A rivolgersi ai servizi della Società della salute sono state, nel 2020, circa 7mila persone in più. L’approvazione del bilancio del Coeso è slittato quasi alla fine del 2021 proprio per fronteggiare l’emergenza Covid. «E anche per non farlo diventare elemento di discussione politica per quei Comuni che sono andati al voto», ha precisato Marcello Giuntini, presidente dell’Sds. «La giunta è stata appena nominata – dice – e da oggi cominceremo a lavorare. Mi preme però ringraziare gli assessori che ne hanno fatto parte prima delle elezioni e che sono stati preziosissimi per la nostra attività».
La Società della salute ha dovuto adattarsi rapidamente agli interventi sulle povertà non classiche proprio a causa della pandemia. «Siamo intervenuti su povertà improvvise – spiega Fabrizio Boldrini, direttore del Coeso – e lo abbiano fatto anche con il prestito d’onore, pari a 300.000 euro, per aiutare le persone che hanno avuto difficoltà improvvise,. Come è successo per alcuni ragazzi che avevano acceso un finanziamento per ristrutturare una palestra. Abbiamo fatto loro un prestito e in cambio della cifra che abbiamo prestato loro per superare questo momento, abbiamo chiesto alcuni servizi: giovani e anziani seguiti dalla Società della salute potranno frequentare gratuitamente la palestra».
Sono oltre 26mila 300 le persone che, nel 2020, si sono rivolte al Coeso Società della Salute. È il dato che emerge dalla relazione che ha accompagnato la presentazione del bilancio, avvenuta nel corso dell’assemblea dei soci, che ha scontato qualche ritardo dovuto alla pandemia. Numeri che corrispondono a una serie di servizi e prestazioni, pensate per rispondere ai bisogni specifici dei cittadini e che hanno un valore di oltre 23 milioni di euro.
Rispetto all’anno precedente, sono state circa 7mila in più le persone che si sono rivolte al Coeso. «Si va dall’attività di orientamento e segretariato sociale – spiega il presidente della SdS Marcello Giuntini – che serve per orientare, appunto, i cittadini nel complesso dei servizi pubblici a loro disposizione, a prestazioni più “specifiche” per rispondere, per esempio, ai bisogni delle persone non autosufficienti o delle famiglie in difficoltà».
Servizi canonici per Coeso Società della salute ai quali si sono aggiunte nel 2020 e nell’anno successivo, delle prestazioni speciali, pensate per rispondere all’emergenza sanitaria e sociale dovuta all’epidemia di Covid-19.
I dati del 2020
Nel dettaglio sono 1.980 le persone che hanno usufruito solo del servizio di segretariato sociale svolto dagli assistenti sociali professionali nei punti di accesso al sociale dei comuni di Grosseto e Follonica e nei presidi presenti in ognuno degli altri 18 comuni della zona socio sanitaria. A questi si aggiungono i 7881 cittadini stranieri che hanno chiesto consulenza agli sportelli info immigrati. «Si tratta di persone – commenta il direttore Fabrizio Boldrini – che avevano bisogno di un supporto per essere orientate nella comunità e che, con il lavoro svolto dagli assistenti sociali e dagli operatori di sportello hanno avuto risposta alla loro necessità».
2311 persone hanno, dopo il primo contatto e la valutazione professionale, ricevuto servizi specifici o una valutazione dettagliata dei bisogni; 722 cittadini hanno ricevuto il servizio di assistenza domiciliare diretta, mentre 2.082 contributi economici. «Tutte prestazioni – aggiunge il presidente Giuntini – sono erogate sulla base di Pap, progetti assistenziali personalizzati, messi a punto da più professionisti insieme e condivisi con l’interessato o con i suoi familiari».
Continuando ad analizzare i dati sono 767 i cittadini accolti nelle strutture residenziali (residenze per anziani e disabili) gestite dalla Società della salute. Sono stati attivati 1630 servizi socio-assistenziali attività per 1124 utenti, 107 progetti per la non-autosufficienza e la gravissima disabilità e 49 i progetti di “Vita indipendente” per favorire l’autonomia degli adulti disabili.
Minori e famiglie in difficoltà
I bambini e i ragazzi seguiti dall’area Minori sono 1115. Di questi 652 sono assistiti dai servizi, 442 hanno un provvedimento dell’autorità giudiziaria e sono seguiti insieme al Tribunale per i Minorenni, 23 sono in affidamento familiare, 34 vivono in strutture educative e 4 sono i minori stranieri non accompagnati.
Nel corso del 2020, inoltre, 146 bambini e ragazzi hanno partecipato, nell’estate, ad attività ludico-ricreative organizzate per alcuni dei comuni della zona.
Per quanto riguarda il supporto alle famiglie in difficoltà sono 90 quelle assistite per valutazioni sull’emergenza abitativa: di questi sono registrate 41 nuove domande e 49 famiglie hanno ricevuto contributi economici per rispondere alle esigenze legate alla casa.
Nel corso dell’anno 2020 sono state 236 le persone prese in carico per le pratiche relative al reddito di cittadinanza mentre sono 7759 i buoni spesa erogati per sostenere le persone in difficoltà a causa dell’emergenza Covid.
Molti anche gli accessi allo sportello “Povertà e disagio”, che offre servizi a bassa soglia – ovvero senza valutazione professionale – a persone senza dimora o adulti gravemente emarginati: nell’anno sono stati assistiti 105 adulti.
Per quanto riguarda i servizi per gli stranieri, oltre a coloro che si sono rivolti allo sportello Info immigrati, il Coeso ha effettuato servizi di interpretariato e mediazione per 96 alunni delle scuole ed ha accolto 19 richiedenti asilo nella struttura di prima accoglienza per effettuare i controlli sanitari.
Una serie di servizi e prestazioni che hanno determinato un valore della produzione, nel bilancio del Coeso, di oltre 23 milioni di euro. Di questi 9 milioni arrivano alle quote procapite stanziate dai comuni, mentre 2 milioni e 630mila euro circa dalla Regione Toscana, attraverso i fondi Fse e contributi per progetti per specifiche categorie di utenza.
Il report di sostenibilità
Una novità importante è rappresentata dal Report di sostenibilità, il primo bilancio sociale dell’ente, un documento, curato dalla società Theorema, che è pensato per essere presentato accanto al bilancio d’esercizio economico patrimoniale.
«Si tratta di un documento molto utile, sia per il personale di Coeso, che per i cittadini e diversi portatori di interesse – commenta il direttore Fabrizio Boldrini – per capire cosa stiamo facendo, perché lo stiamo facendo e per rendere il nostro operato ancora più trasparente. Dobbiamo ricordarci, infatti, che il nostro compito è produrre benessere e che dobbiamo essere in grado di mettere in atto una serie di correttivi per migliorare il nostro operato».
Sono molte le informazioni contenute nel Report di sostenibilità, che è pubblicato sul sito del Coeso in questa area http://www.coesoareagr.it/azienda/report-di-sostenibilita/ nella sua versione integrale e in un report più sintetico, che presenta anche un focus dell’attività del Coeso in relazione ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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