GROSSETO. Sia chiaro, la fedeltà al sindaco c’è sempre stata, è immutata e durerà granitica fino alla fine del mandato, la primavera del 2027. Lo dicono e lo ripetono tutti, rivendicando di non aver mai votato contro a nulla. Ma anche una cosa è chiara, Claudio Pacella lo afferma senza tanti giri di parole: «Siamo sottopagati, per il contributo che diamo». In sostanza, un assessore (Angela Amante) non basta.
E ancora, aggiunge: «Mai un voto contro alle delibere ma, in qualche caso, siamo usciti se l’oratore non ci piaceva. E lo rifaremo».
E quindi – spiegano – «la cosa sarà oggetto di riflessione con il resto della coalizione».
Tradotto dal politichese, la civica Antonfrancesco Vivarelli Colonna sindaco e Nuovo Orizzonte Civico, da oggi riuniti in un unico gruppo consiliare, 5 consiglieri in tutto (Alessandro Bragaglia, Ludovico Baldi, Alfiero Pieraccini, Andrea Vasellini e il presidente Fausto Turbanti), al primo vertice di maggioranza chiederanno un assessore. Fedelissimi ma, anche se non lo dicono mai in modo esplicito, serve un rimpasto in giunta.
Va detto che, così come sono ora gli assetti, la civica esprime sì solo l’assessore Amante. Ma anche il presidente del consiglio e, in un certo senso, anche il sindaco. Oltre ad avere una presenza importante nelle partecipate (Baccheschi in Adf, Squarcia e Prisciandaro in Sistema, anche Delmirani alla Rama).
La fusione è stata orchestrata da Andrea Vasellini.
È il giovane avvocato il regista dell’operazione. Del resto non aveva mai fatto mistero di simpatizzare per Noc. E il suo voto in Provincia è stato decisivo per l’elezione di Alfiero Pieraccini. Una Provincia che, va detto, è adesso parecchio squilibrata rispetto a quanto emerso dalle Amministrative ma, non essendoci sfiducia, difficile che salti la presidenza prima della fine naturale del mandato, il 2026.
Una fusione orchestrata da Vasellini che ha trovato sponda in Roberto Baccheschi, il demiurgo della civica e in Claudio Pacella, presidente e animatore di Noc, la civica nata dalla spaccatura di novembre scorso in seno alla Lega.
Così il consiglio comunale si ridisegna.
Accanto ai gruppi classici legati ai partiti c’è un gruppo misto di maggioranza, con Rita Bernardini, uno di minoranza, con i 4 esponenti di Nuovo Millennio e c’è la civica del sindaco, ora con 5 componenti. Quanto basta per incidere su ogni decisione.
Baccheschi: «Piena fedeltà al sindaco»
L’avvocato Roberto Baccheschi, elegantissimo nelle divisa “da aula di tribunale”, parla chiaro: «Ci piace chiamarci “la forza calma” e mandiamo un messaggio di tranquillità ai cittadini: siamo fedelissimi al sindaco Vivarelli Colonna. Con questa fusione si rafforza la coalizione, siamo coesi. E, del resto, non c’è mai stato un voto contro a nessuna delibera. Però non siamo servi sciocchi».
Su una cosa pone l’accento Baccheschi, il rafforzamento della componente civica. Decisiva anche nelle ultime amministrative.
«La componente civica è stata decisiva nel 2021, non dimentichiamolo. In quella tornata elettorale la civica è stata la lista che ha avuto il maggior numero di preferenze, anche se Fratelli d’Italia ha preso qualcosa in più in percentuale per i voti al simbolo del partito. Segno che avevamo scelto persone di spessore. E anche a Follonica i voti della componente civica sono stati decisivi per la vittoria di Matteo Buoncristiani. I civici sono un valore aggiunto al centrodestra».
Domani, 14 giugno, peraltro, a Pisa c’è un incontro del centrodestra che già lavora per le regionali. Nasce la Rete Civica Toscana. Il lancio è previsto allo chalet caffetteria bistrot di Pisa con i sindaci di Arezzo (Alessandro Ghinelli), Pistoia (Alessandro Tomasi), Massa (Francesco Persiani), Lucca (Mario Pardini), Siena (Nicoletta Fabio), Grosseto (Antonfrancesco Vivarelli Colonna) e Pisa (Michele Conti) che incontreranno le componenti civiche delle città.
Per Grosseto, oltre al sindaco, ci saranno Roberto Baccheschi e i componenti di Nuovo Millennio.
«Si comincia a guardare alla Regione (voto previsto a metà 2025 o inizio 2026, ndr) è chiaro, con Alessandro Tomasi che potrebbe essere il candidato. In attesa della decisione del nome, comunque, una cosa deve essere chiara: se non si va uniti si perde. Anche alle ultime amministrative è stato chiarissimo».
Pacella: «Siamo fuori dal limbo, ma siamo sottopagati»
Claudio Pacella, il medico creatore di Noc, si allinea a Baccheschi, ma va oltre: «Questa è una scelta che rafforza la coalizione, poi il peso politico delle componenti sarà oggetto di analisi nei prossimi giorni. È stata una fusione fredda, ma il gruppo misto lo vivevamo come un limbo, quindi abbiamo aderito alla civica del sindaco».
Poi l’analisi politica, nella quale non manca una stoccata alla Lega: «Le amministrative hanno detto chiaro quanto siano decisivi i civici. Che hanno consentito di vincere in realtà importanti, Follonica su tutte, nonostante la debacle della Lega, partito nel quale sono stato comunque 10 anni. Neppure hanno preso un consigliere nel Golfo. Per non parlare dei problemi emersi a Massa Marittima e Cinigiano, o a Scarlino tenuto per pochi voti. Di un’elezione, però, sono particolarmente orgoglioso, quella di Ugo Lotti a Sorano».
Il peso della civica nella coalizione è, però, l’argomento caldo: «È evidente che siamo sottopagati, abbiamo uno “stipendio” non adeguato. Ne parleremo, insieme a Baccheschi, in sede di confronto con gli altri partiti di maggioranza»
Non può mancare, a Claudio Pacella, che per un certo periodo pareva anche pronto a candidarsi sull’isola, una domanda sulla sua interpretazione del voto al Giglio: «Ci sono logiche a livello locale – dice – che vanno oltre i normali canoni della politica. Sennò non si spiega come il Pd che prende 95 voti alle europee (e 376 Fratelli d’Italia, ndr), poi faccia vincere un sindaco con quasi 400 voti».
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Direttore di MaremmaOggi. Dopo 30 anni di carta stampata ho capito che il presente (e il futuro) è nel digitale. Credo in MaremmaOggi come strumento per dare informazione di qualità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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