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Cinque giorni senza notizie di Nicolas

Il giallo del corriere scomparso si complica ogni giorno di più: si allarga il raggio delle ricerche dei carabinieri, acquisite le immagini delle telecamere di videosorveglianza
A sinistra Nicolas Matias Del Rio, a destra i carabinieri durante le ricerche

MONTE AMIATA. Cos’è successo a Nicolas Matias del Rio? Cosa c’è dietro alla scomparsa del corriere 40enne, che da cinque giorni manca da casa? Se lo chiedono in tanti, a partire dai suoi familiari, dal babbo Eduardo Del Rio alla compagna e al loro bambino, di appena 8 anni.

E se lo domanda anche il titolare dell’azienda nella quale l’uomo lavora, la New Futura di Piancastagnaio e gli amici con i quali aveva stretto rapporti dallo scorso dicembre, da quando era venuto via dall’Argentina per garantire una vita migliore alla moglie e al figlio, su invito del padre, noto stilista che ha un podere in Val d’Orcia. 

Acquisite le immagini delle telecamere

I carabinieri della compagnia di Grosseto, coordinati dalla sostituta procuratrice Valeria Lazzarini, stanno cercando di ricostruire un puzzle al quale ancora mancano tantissimi tasselli. 

Le ricerche sono in corso in tutta la zona che del Rio avrebbe attraversato: dall’azienda, a Piancastagnaio, fino alla Riserva naturale Monte Labbro, tra Arcidosso e Roccalbegna, dov’è stato trovato il furgone distrutto dalle fiamme e le scatole che contenevano le borse. 

Cinquecentomila euro, circa, il valore della merce che del Rio aveva caricato mercoledì pomeriggio, prima di sparire. 

Era il primo viaggio che l’uomo faceva da solo da quando era stato assunto. Fino ad allora, con lui, c’era sempre Sergio De Cico, il titolare della ditta di trasporti.

I carabinieri hanno acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza che si trovano su tutto il percorso compiuto dal furgone Iveco Daily. Da Piancastagnaio, il 40enne ha raggiunto Castel del Piano. Poi da lì, fino al confine con il comune di Roccalbegna. Un tragitto, questo, che però non si sa né perché né come sia stato fatto. E soprattutto da chi. 

L’appello: «Se qualcuno sa qualcosa avverta i carabinieri»

Il raggio di ricerca dei carabinieri, che si sono concentrati sull’Amiata, si allarga ogni giorno di più. Bocche cucite alla caserma Canzanelli, dove i militari tanno valutando ogni indizio finora raccolto. 

Dalle scatole che contenevano le borse, trovate durante una battuta di ricerca dei volontari messi insieme dai familiari di Nicolas Matias insieme all’inviato di Chi l’ha visto?, alle testimonianze. 

Possibile che nessuno, mercoledì pomeriggio, abbia visto il furgone in fiamme nel terreno dov’è stato trovato? Possibile che chi ha appiccato le fiamme non ha lasciato alcuna traccia?

«Chiunque abbia visto qualcosa, si rivolga ai carabinieri, ogni indizio è prezioso»: è questo l’appello rivolto a chiunque sappia qualcosa, nella speranza di riportare Nicolas Matias a casa da sua moglie e da suo figlio il più presto possibile. 

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Autore

  • Francesca Gori

    Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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