MANCIANO. Una passione per la bicicletta così forte da organizzare l’Everesting a Capalbio, ovvero la sfida che lo ha portato a percorrere una salita lunga quanto l’altitudine del Monte Everest.
Alessandro Benini, 40 anni di Capalbio, lotta tra la vita e la morte alle Scotte di Siena. È ricoverato in Rianimazione, in condizioni gravissime, dopo il terribile incidente successo intorno alle 18.30 nella zona del Guinzoni, mentre percorreva la strada regionale 74.
Un’auto lo ha travolto e scaraventato per terra. Ma non si è fermato a soccorrerlo. Ha telefonato in caserma, nella tarda serata di giovedì 25 aprile, dicendo di essere rimasto coinvolto nell’incidente. Ora i carabinieri stanno facendo gli accertamenti.
Lasciato sulla strada dal pirata
Benini stava pedalando lungo la strada regionale 74, quando un’auto gli è piombata addosso. L’impatto è stato violentissimo e il quarantenne è caduto, sbattendo sull’asfalto.
L’uomo che era al volante dell’auto, un quarantenne del posto, non si è fermato a soccorrerlo. Probabilmente, dal momento dell’impatto a quando è stato trovato da un passante che si è accorto che sulla strada era successo qualcosa di molto grave, è passato un po’ di tempo.
L’allarme è arrivato intorno alle 18.30 al 118: è arrivata l’ambulanza e subito è stato chiesto l’intervento di Pegaso. Le condizioni di Benini erano gravissime: il quarantenne, titolare di un agriturismo e grandissimo appassionato di ciclismo, è stato intubato, prima del viaggio verso le Scotte. Ora è ricoverato a Siena.
Sul posto sono arrivati anche i carabinieri per i rilievi: dell’auto che aveva travolto il ciclista, però, non c’era traccia. Solo in tarda serata un uomo ha telefonato alla caserma, dicendo di essere stato lui alla guida della vettura.
La disperazione del sindaco Chelini, della giunta e del consiglio
«Alessandro è un mio carissimo amico, ed è amico di tutti i componenti della mia giunta e del consiglio – dice il sindaco di Capalbio Gianfranco Chelini – Quello che è accaduto giovedì sera è un fatto di una gravità inaudita. Siamo in contatto con la famiglia di Alessandro e quello che più ci preme è che venga dichiarato fuori pericolo presto. Che si rimetta e che torni da noi».
Sgomento: è questo il sentimento comune che stanno provando in queste ore i capalbiesi. Non soltanto nel palazzo comunale, ma in tutto il borgo, dove Benini è conosciutissimo e apprezzatissimo, oltre che per il suo lavoro e per la sua passione per le due ruote, che lo ha portato negli anni a collezionare centinaia di premi, anche per il suo impegno per il borgo.
Oggi a Capalbio, tutti tifano per Alessandro. Questa volta, con più forza rispetto a quando Benini doveva affrontare le sue sfide sportive.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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