GROSSETO. Michele Ciccone è il nuovo direttore sportivo del Grifone, prende il posto di Umberto Quistelli il cui contratto si era dissolto consensualmente solo 24 ore prima. La nuova figura della società è stata presentata questa mattina (lunedì 29 agosto) all’interno di una conferenza stampa con la presenza di Pierluigi Petritola.

«Avevamo bisogno di un’impennata di esperienza»

«Nessun fuggi fuggi – ha detto il direttore generale riferendosi alle partenze avvenute nel breve periodo – sono state scelte della società, scelte del presidente, che non era contento dell’organico e di quello visto finora. Abbiamo capito che la rosa attuale non avrebbe consentito di puntare alla promozione e non vogliamo raccontare favole a nessuno».

«Siamo intervenuti prima dell’inizio del campionato per provare a migliorare la qualità della squadra – prosegue – perché siamo consapevoli che la concorrenza è forte ed nostra intenzione disputare un campionato di vertice. Ringrazio Quistelli. Sono contento per lui e cambiare è una scelta che comunque procura un dispiacere. Ma noi avevamo bisogno di un’impennata di esperienza, di un cambio di passo, di una figura matura. La società è unita e seria. Vogliamo fare bene – ha concluso Petritola – anche se siamo una squadra completamente nuova. La squadra c’è, ma non basta per vincere il campionato, serve una programmazione».

Per Ciccone un compito non facile: «La situazione va presa subito di petto»

Michele Ciccone illustra come il suo sia un avvicinamento al Grosseto che dura da diverso tempo_ «Quando si è presentata l’occasione e non ho esitato un attimo ad accettare questo incarico, che si presenta non facile e carico di lavoro – dice il nuovo direttore sportivo – La situazione va presa subito di petto, domani incontrerò l’allenatore Silva e tutta la squadra. Con il tecnico pianificheremo dove e come poter intervenire, e ci rimboccheremo le maniche. Voglio affrontare la sfida con grande entusiasmo.

«Il presidente – prosegue Ciccone – mi ha chiesto di risollevare l’ambiente da questa situazione, che ha provocato qualche malumore, ha chiesto la mia esperienza dandomi carta bianca sul fronte tecnico. La base è sempre la stessa: lavorare uniti dallo stesso traguardo usando fratellanza e aggregazione. Se non c’è coesione e chiarezza all’interno del sodalizio – conclude – non si va da nessuna parte. Questo l’ho detto anche al presidente. Per quanto riguarda la squadra vedremo dove e come intervenire, per questo devo incontrare Silva, è lui quello che ha il polso esatto della rosa».