GROSSETO. Si chiama Valentina Domenichelli e ha 31 anni. In tasca la patente per guidare qualunque tipo di autotreno e camion, rimorchio compreso. In pratica ha la licenza di condurre quello che desidera, le manca solo quella per manovrare il pullman, ma anche questa è all’orizzonte.

Nata in una famiglia di autisti

«Sono nata in una famiglia di autisti – racconta Valentina – e, naturalmente, sono stata contagiata da questa passione. A sei anni mi impossessavo del motorino della nonna, un Ciao, girando per il cortile di casa. Una volta, per evitare un gatto, sono caduta, quello è stato il mio primo incidente».

Nonostante quel piccolo intoppo, la corsa della passione non si è mai fermata. «Non ho mai perso di vista l’obiettivo di arrivare a conquistare ogni tipo di patente – dice Valentina – Nel 2020 ci sono riuscita toccando la C e la E. Mi manca solo la D, quella che abilita alla guida dei pullman, così potrò diventare anche istruttrice».

“Prendi una patente e mettila da parte”

Impugnati i permessi, Valentina ha iniziato a conservarli in un cassetto perché le strade del lavoro hanno percorsi difficili e offrono alternative molto diverse da quelle desiderate. «Aspettando l’occasione propizia per sfruttare passione e patenti, sono entrata nel mondo della ristorazione – prosegue – una attesa lunga e poco gratificante, senza giorni di riposo».

Poi ha letto quell’annuncio. «Un’azienda cercava autisti – ricorda – così mi sono presentata al colloquio. Adesso da circa tre mesi consegno pallet alle ditte in città e in provincia. Sono felicissima, non avverto il peso del lavoro e delle responsabilità, mi sento realizzata. Credo di essere l’unica donna in Maremma a lavorare al volante».

«Voglio aggiungere che non ho trovato atteggiamenti ostili in generale – conclude Valentina – A parte la faccia leggermente stranita di qualche istruttore, tutto l’ambiente mi ha accettata con naturalezza, non sono mai stata a disagio, mi sento una bambina al parco dei divertimenti. Finalmente».