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«Che Guevara assassino e terrorista»: Vivarelli Colonna senza freni

Sui social l’attacco del sindaco al Comune di Carrara che ha dedicato al rivoluzionario una statua in città. Qualche giorno fa commentando la serie “M, il figlio del secolo” ha detto: «Mussolini non fu semplicemente l’incarnazione del male, ma un figlio del secolo»
Sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna e monumento a Che Guevara a Carrara
Il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna e il monumento a Che Guevara a Carrara

GROSSETO. «Mussolini non era banalmente l’incarnazione del male, ma fu un figlio del secolo». Invece, «Che Guevara era un criminale e un terrorista assassino. Ha proibito la musica, odiava i neri, trucidava gay e credenti».

Dopo il sindaco critico cinematografico, che su Instagram e Facebook – non sul profilo personale ma sulla sua pagina ufficiale – ha dedicato un video, ripreso nel suo studio in Comune, all’attore Luca Marinelli, che ha interpretato Mussolini nella fortunata serie di Sky “M. Il figlio del secolo”, lunedì 3 febbraio, si trasforma in critico d’arte e si scaglia contro il rivoluzionario argentino.

E contro la scelta del Comune di Carrara, guidato dalla sindaca Serena Arrighi, di installare nella città del marmo la statua dell’artista Jorge Romero dedicata al Che.

L’attacco al Che e la difesa di Almirante

Il primo cittadino di Grosseto ha preso spunto dalla statua inaugurata a Massa Carrara e dedicata a Ernesto Guevara de la Sierna, il medico, rivoluzionario e guerrigliero argentino che, dopo la rivoluzione cubana, fu il braccio destro di Fidel Castro rivestendo ruoli importanti nel governo.

«A Carrara – dice il sindaco di Grosseto – c’ è chi ha avuto l’ardire di dedicare una statua a quell’infame assassino di Che Guevara. Se a Grosseto scegliamo di intitolare una via ad Almirante, una a Berlinguer e una alla Pacificazione nazionale, l’effetto è un “apriti cielo”. Ma a Carrara si ergono statue a personaggi sanguinari della più cupa storia umana».

 

Secondo il sindaco Vivarelli Colonna è arrivato dunque il momento di «fare chiarezza: ma stiamo scherzando. È incredibile pensare che ci sia ancora chi dipinge Che Guevara come un’icona di libertà e amore e addirittura gli dedichi statue mettendo in piedi una colossale pagliacciata. Era un criminale assassino – scandendo bene le parole – un uomo superpatriarcale, l’esatto contrario di quello che pensano le femministe italiane». Vivarelli Colonna continua: «Che Guevara annoverava gli omosessuali tra i “pervertidos sexsuales”, non erano uomini nuovi per la Rivoluzione, ma da torturare ed eliminare fisicamente e poi – chiude – nessun Cubano ne parla bene. Basta parlare con quelle persone che ancora vivono sull’isola». 

«Mussolini non era un francescano scalzo»

Che Guevara assassino sanguinario. Mussolini, invece, «non era un francescano scalzo – dice il sindaco nel suo video – come di certo non lo erano quelli che lo avversavano». Insomma, il Vivarelli Colonna pensiero si manifesta, di nuovo, attraverso i video tanto cari a Luca e Paolo che ormai per realizzare la copertina di “Dimartedì” saccheggiano a piene mani le sue pagine social. 

Video che vengono realizzati nell’ufficio del primo cittadino, all’interno del palazzo comunale. Con dietro la bandiera dell’Europa e il tricolore. Dove, anziché occuparsi delle faccende grossetane, il sindaco esprime la propria opinione su temi vari. Accarezzando la pancia dei suoi elettori, che in più di duecento hanno messo mi piace al suo post sul Che scatenandosi in commenti da tifosi. Tra i quali, anche qualcuno poco carino nei confronti dei carrarini, definiti «derelitti e tapini», ma anche «poveri deficienti»

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