GROSSETO. Trecento persone, a occhio e croce, una folla variopinta che ha portato in piazza Dante, sabato 19 aprile, una Babele di lingue e culture diverse, tutte unite per chiedere pace e giustizia per il popolo palestinese.
Un presidio contro ogni violenza
Cittadine e cittadini, associazioni, partiti, sindacati. Dalla Cgil al Pd, dai Giovani democratici a Rifondazione comunista, dalle donne democratiche a Grosseto città aperta, Sinistra civica ecologista, Sinistra italiana e Movimento 5 stelle. Ma anche Libera, Tocca a noi, Anpi coordinamento donne, Coordinamento Pace Grosseto, L’altra città, Collettivo Kairos, Coordinamento per la democrazia costituzionale “si”, Racconti incontri, Arci Grosseto, Libreria delle ragazze e Cobas Scuola. Tantissime le sigle che si sono ritrovate in piazza Dante sabato mattina, per chiedere il cessate il fuoco. E per dire basta a ogni forma di violenza e guerra.
Doppio appuntamento a Grosseto e Follonica
La piazza si è riempita a Grosseto ma anche a Follonica, dove il presidio si è svolto sabato 19 aprile di fronte al Comune.
Presente anche il parlamentare Pd Marco Simiani, che nel pomeriggio sarà alla manifestazione organizzata a Piombino. «Non c’è pace senza giustizia – dice – Alla vigilia della Pasqua, sento il dovere di unirmi a chi chiede la fine di ogni conflitto. La guerra che colpisce la Palestina, come quella che devasta l’Ucraina, sono ferite aperte nel cuore dell’umanità. Ogni popolo ha diritto alla pace, alla libertà, alla giustizia. Ogni vita spezzata è una sconfitta per tutti. Continuerò a sostenere ogni iniziativa che promuova il dialogo, la diplomazia e il rispetto dei diritti umani. Solo così possiamo costruire un futuro diverso».
