GROSSETO. Controlli a tappeto, in tutti gli impianti di biogas che circondano la città e nelle aziende le cui produzioni possono essere all’origine del cattivo odore che rende, spesso, l’aria irrespirabile. Come succede da una quindicina di giorni, da quando le segnalazioni dei cittadini al comando della polizia municipale di Grosseto, sono diventate più frequenti.
Perché è inutile far finta di niente: quell’odore acre e disgustoso che si sente fin dal mattino appena si mette il naso fuori da casa, è difficile da sopportare. Soprattutto se questa situazione si ripete giorno dopo giorno come capita in determinati periodi.
I consiglieri di Grosseto città aperta Marilena Del Santo e Carlo De Martis, giovedì 5 dicembre hanno presentato un’interrogazione al sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna per chiedere se il protocollo sottoscritto tra il Comune e le imprese fosse stato rispettato. Contemporaneamente, la polizia municipale ha continuato con i controlli nelle aziende. E per la prima volta, gli agenti hanno riscontrato un paio di violazioni sulle prescrizioni alle autorizzazioni, quelle che vengono rilasciate dalla Regione.
Cattivi odori in città, violazioni riscontrate
È una questione annosa e difficile da dipanare quella dei cattivi odori in città. Questione che nel marzo del 2019 spinse il consiglio comunale, ad approvare all’unanimità l’ordine del giorno “Maleodoranze nel territorio comunale di Grosseto. Richiesta di adeguamenti legislativi da parte della Regione Toscana a seguito delle novità normative per le emissioni odorigene introdotte con il D.Lgs. 183/2017” presentato dai gruppi consiliari di maggioranza.
Ordine del giorno al quale fu aggiunto: «ed altresì impegna il sindaco, anche avvalendosi del tavolo tecnico di cui in premessa, a verificare presso gli enti competenti il rispetto delle prescrizioni rilasciate in sede di autorizzazione alla costruzione e all’esercizio degli impianti di produzione di energia elettrica da biomassa, adottando ogni conseguente provvedimento di proprio competenza allorché risultasse la violazione anche parziale, di tale prescrizioni, con particolare riferimento all’adozione di tutte le misure necessarie a prevenire disturbi legati a eventuali maleodoranze». Fino ad oggi, i controlli della municipale erano andati a vuoto. O meglio, non erano state riscontrate violazioni alle prescrizioni rilasciate dalla Regione in sede di autorizzazione.
Scattano le sanzioni per le aziende
Violazioni, quelle riscontrate dalla polizia municipale (un paio in tutto) che prevedono ovviamente sanzioni per le imprese. Oltre alla segnalazione del mancato rispetto delle prescrizioni sulle autorizzazioni alla Regione.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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