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Case Brancazzi, pace “armata” con l’amministrazione

Prima la convocazione in Prefettura, poi l’assemblea: resta il nodo della cessione del lotto da parte dell’Aeronautica militare per realizzare la strada
Il direttivo dell’associazione Case Brancazzi durante l’assemblea

di Vittorio Patanè

ORBETELLO. “Pace armata” tra l’associazione Case Brancazzi e l’amministrazione comunale di Orbetello. Dopo giorni di tensioni e contrasti, si è arrivati ad una “tregua” tra il comitato e l’amministrazione lagunare sancita, di fatto, durante l’assemblea pubblica indetta dall’associazione che si è svolta nella serata di mercoledì 24 aprile, alla presenza del sindaco Andrea Casamenti e dall’assessora Chiara Piccini.

L’incontro con la Prefetta prima dell’assemblea

Un confronto , dinanzi ai cittadini di Albinia, in assoluta serenità tra le parti. Le schermaglie c’erano state nei giorni precedenti e avevano generato aspre contrapposizioni. I comunicati stampa da una parte e dall’altra in netta contrapposizione, hanno scatenato un putiferio che ha reso necessario l’intervento della prefetta di Grosseto, Paola Berardino.

Che ad un certo punto, vista la situazione incandescente, ha convocato tutte le parti coinvolte nella oramai annosa questione riguardante il collegamento tra Casa Brancazzi e Albinia. Amministratore comunale, Anas, Demanio, Aeronautica Militare, Difesa Servizi e Polizia stradale alle 12 si sono ritrovati davanti alla prefetta, vero punto di riferimento nella vicenda. Un incontro che ha contribuito ad abbassare i toni, fare il punto della situazione e decidere cosa fare: realizzare una strada di collegamento tra la frazione e Casa Brancazzi e mettere in sicurezza quella parte di strada antistante la Rosa Dei Venti che ad oggi è pericolosissima.

Il nodo della cessione del lotto

Con questo stato d’animo nuovo, le parti si sono ritrovate otto ore dopo all’assemblea che si è tenuta nella sala parrocchiale di Albinia. Da una parte il consiglio direttivo di Casa Brancazzi, dall’altra il sindaco di Orbetello, Casamenti, l’assessora Piccini, i soci e gli abitanti di Albinia. La presidente dell’associazione Monica Fois ha illustrato il percorso del direttivo in questi mesi, e del perché di questa convocazione per certi versi straordinaria. Quindi è passata a declinare tutti punti scaturiti nella mattinata dinanzi alla prefetta, un iter operativo concordato tra tutti gli interessati che prevede diversi passaggi cruciali. 

Un momento dell’assemblea

L’amministrazione comunale invierà il progetto della strada all’Aeronautica, che valuterà la cessione del lotto al Comune, dopo la disponibilità espressa alla Prefettura, per successiva trasmissione degli atti al Demanio per la sdemanializzazione del terreno interessato. Solo dopo questi passaggi potranno iniziare i lavori, compresa la messa in sicurezza di Case Brancazzi nella zona davanti alla Rosa dei Venti.

L’impegno del Comune: «Coinvolgiamo il direttivo»

La condicio sine qua non è che Il Comune si è impegnato a coinvolgere il direttivo di Case Brancazzi in tutti i passaggi burocratici per garantire massima trasparenza, tenendo l’associazione costantemente informata sui progressi. Insomma una sorta di marcatura ad uomo, detta in termini calcistici. Perché è stata la mancanza di informazione e di coinvolgimento, secondo il comitato, a creare diffidenza.

L’assessora Chiara Piccini e il sindaco Andrea Casamenti

Poi è stata la volta del primo cittadino , che ha ribadito come l’ amministrazione comunale avesse fino ad ora fatto il possibile.  Il problema – ha aggiunto Casamenti –  è stato la mancanza di una risposta da parte dell’Aeronautica Militare.

Ora il punto cruciale, per il direttivo dell’associazione, riguarda la risposta dell’Aeronautica Militare: manterrà la promessa di cedere una porzione dei lotti al Comune per la realizzazione della strada? Perché anche il sindaco Casamenti, a domanda, ha risposto con molta cautela con un laconico «staremo a vedere – ha spiegato – Nell’Areonautica Militare stanno cambiando molte cose, tra cui anche il comandate in capo. Noi faremo quello che c’è da fare, ma lo snodo a questo punto sono loro». La situazione rimarrà sotto stretta osservazione, sarà monitorata. Amministrazione comunale e cittadini di Casa Brancazzi, dalle dichiarazione sembrano andare nella stessa direzione. Comune e comitato devono collaborare, in piena sintonia, entrambi hanno la stessa battaglia da vincere, lo stesso obiettivo da raggiungere. La diffidenza un po’ rimane ed è per questo che quella “firmata” , almeno per ora è una pax armata.

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