GROSSETO. Crea pupazzi all’uncinetto. Carolina Khoury li progetta, li realizza, è lei la loro anima. Li ha portati su numerosi palcoscenici e gli sono valsi altrettanti riconoscimenti. L’ultima fatica è stata quella di dare vita, con altri artisti, ai pupazzi dei Weirdos (“cugini” dei Muppets) durante lo spettacolo dei Coldplay a Milano.
Carolina e i pupazzi all’uncinetto
Crochet in inglese significa “uncinetto”, mentre “Puppet” significa pupazzo, marionetta. Per questo Carolina ha chiamato la sua compagnia Crochet Puppet Theatre, con la quale realizza e anima pupazzi interamente all’uncinetto. Collabora con diverse realtà, ultimamente ha trovato casa nello spettacolo “Psicòmic” che debutterà con il caleidoscopico “Circo Madera” al Versiliana Festival il 7 agosto.
«Costruisco pupazzi all’uncinetto – dice Carolina – La cosa difficile è che non c’è uno schema. Fare un pupazzo è tutto sommato semplice, però costruirlo con gli snodi/articolazioni e capire come muoverlo non è facile. Mentre costruisci devi capire come fare per dargli un movimento che sia armonioso. A volte capita che ci sia da rifare qualcosa e il lavoro può durare da qualche giorno fino a 2 mesi».
Dalla Maremma al mondo
«È quasi 20 anni che lavoro con le marionette – dice Carolina – da poco tempo ho iniziato questa collaborazione con il Circo Madera, che non utilizza animali e porta avanti spettacoli dove unisce teatro, musica e spettacolo. Collaboro con altri burattinai, altrimenti lavoro anche come solista».
Carolina nonostante sia spesso lontana da Grosseto per lavoro, la porta sempre nel cuore. Figlia di Patrizia Mirolli ha abitato in città per anni, dove ha frequentato il liceo scientifico poi ha trovato sfogo alla sua passione a Torino. «Tra le varie attività, studiando teatro, provai a manipolare un pupazzo e fu amore a prima vista – racconta Carolina – Fui affascinata dalla dissolvenza che cala sull’attore in relazione al pupazzo. Un rapporto affascinante che mi ha portato a iniziare questo mestiere a circa 25 anni»
Dopo gli studi al Performing arts university Torino ha lavorato 15 anni con una compagnia inglese dove ha fatto sia l’attrice che la burattinaia, dividendosi fra teatri e scuole. «Poi ho iniziato a fare qualcosa di tutto mio dalla scrittura alla realizzazione – racconta – Con quello che scrivo giro per festival di teatro di figura, quella branca di teatro che racchiude maschere, marionette ecc. Ho lavorato tanto anche all’estero, scrivo principalmente per adulti. Anche se adesso sto scrivendo per un pubblico che ha un target più ampio e aperto».
Negli anni ha collezionato numerosi premi, in varie parti del mondo. Si va dal 2008 quado fu selezionata dalla Regione Piemonte come portavoce al Festival Chalon dans la Rue (Francia), fino al 2013 quando è finalista all’Harmony Puppet Festival di Bangkok (Tailandia). Dal “Best Puppet” nel 2016 all’Animart Festival in Polonia alla menzione speciale della giuria nel festival Fimo 2018 in Portogallo. Sono solo alcuni dei riconoscimenti che stanno costellando una carriera colorata dal luccicare della soddisfazione.
Sul palco con i Coldplay
La band dei Coldplay, per il concerto di fine giugno a Milano, cercava dei manipolatori per muovere la “contro-band” di pupazzi Muppets nella chiusura dello show. «Eravamo un gruppo di cinque animatori, cercavano artisti che avessero esperienza anche in ambito video – ricorda Carolina – Prima non ci avevano detto con chi dovevamo lavorare. Abbiamo capito per chi stessimo lavorando quando siamo arrivati lì. È stato tutto molto adrenalinico, siamo stati letteralmente catapultati sul palco».
Il team era composto da: Carolina Khoury, Marta Di Giulio, Simona Randazzo, Piero Marcelli ed Emanuele Buganza. I 5 hanno dato vita ai “Weirdos” (in inglese, gli strambi): i pupazzi-protagonisti dell’ottavo singolo dei Coldplay intitolato Biutyful, estratto dall’ultimo album Music of the Spheres. I pupazzi sono frutto della genialità creativa della Jim Henson’s Creature Shop, da cui sono stati creati i famosi Muppets.
Carolina, della band dei Muppets, si è occupata di “manipolare” il batterista. «È stato emozionante far parte di questa macchina enorme che è lo spettacolo dei Coldplay – dice Carolina – C’erano centinaia di gruppi in selezione per fare quello che abbiamo fatto noi. Al di là del lavoro in sé, anche reggere l’emozione nell’esibirsi davanti a 60mila spettatori è stato un grosso impegno. La band è seguita da un gruppo di circa 400 persone. Ogni ruolo è valorizzato, e ognuno si sente di far parte di una macchina molto più grande. Abbiamo girato con loro 8 giorni».
Bello sì il palcoscenico ma la Maremma…
I suoi lavori sono accolti su numerosi palcoscenici di diverse parti del mondo, ma la Maremma rimane sempre nel cuore. «Torno almeno una volta al mese in Maremma – dice Carolina – la amo tanto, senza non posso stare, è casa. Sono felice di essere maremmana e quando so che torno a casa ho la certezza di tornare in un bellissimo posto. Spero che in un secondo momento della mia vita riuscirò a tornare in pianta stabile in Maremma».
Autore
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Nato a Grosseto, pare abbia scelto quasi da subito di fare l’astronauta, poi qualcosa deve essere cambiato. Pallino fisso, invece, è sempre rimasto quello della scrittura. In redazione mi hanno offerto una sedia che a volte assomiglia all’Apollo 11. Qui scrivo, e scopro. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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