ISOLA DEL GIGLIO. Sull’isola l’energia elettrica arriva col traghetto. Viene prodotta dall’impianto della società Sie: trasforma il gasolio che scende sull’isola e la attraversa con un autoarticolato.
Questo non ha evitato a tutti gli utenti dell’isola però di ricevere delle bollette salate nell’ultimo periodo, in linea coi rincari da capogiro riscontrati anche “al di qua” dello specchio di mare.
Dopo un primo incontro saltato con il sindaco Sergio Ortelli, il consiglio di amministrazione Sie ha partecipato a una nuova riunione, presenti il consorzio di imprese dell’isola, Cna e Federconsumatori.
Le richieste del consiglio di imprese
Obiettivo delle imprese, per salvaguardare sia aziende che residenti, sarebbe quello di far verificare da un soggetto “super partes” quanto dichiarato dalla società Sie, ovvero la fondatezza di questi aumenti delle bollette energetiche. È la possibilità che diverse imprese, strozzate dai rincari, possano chiudere i battenti a preoccupare di più. Proprio per questo, le aziende chiedono di verificare se Sie abbia o meno ricavato maggiori introiti dall’aumento delle bollette: potrebbe così accettare di abbassare le bollette rinunciando a una parte dei ricavi.
Rinnovabili e comunità energetica
Dalla riunione sono arrivate, verso il sindaco, anche altre richieste, come quelle di:
- Individuare e valutare se sull’isola alcuni immobili pubblici possano o meno ospitare impianti fotovoltaici (a Capraia sono state realizzare opere simili).
- Promuovere una o più comunità energetiche per consentire, anche ai privati che non hanno possibilità di installare impianti sui loro immobili, di usufruire dell’energia prodotta.
- Azzerare i costi a carico delle utenze domestiche per il passaggio da 3 Kw a 4,5 Kw di massimale, visto e considerato che in assenza di gas metano sull’isola si è costretti a utilizzare la corrente elettrica per tutti i servizi essenziali come quello di scaldare l’acqua.
Le altre richieste e il tavolo permanente
Le imprese non si fermano alla sola produzione di energia elettrica, ma desiderano andare più a fondo.
Hanno chiesto al sindaco di attivarsi con Regione o Arpat per verificare la qualità e la quantità di emissioni intorno alla centrale elettrica. Ma non solo questo, anche di:
- conoscere quali sono, se ci sono, i progetti del Comune presenti nel Pnrr o piani similari, per poter verificare se ci sono possibilità più o meno concrete di poter passare quanto prima a fonti di energia rinnovabili
- conoscere quali sono i costi energetici, bolletta per bolletta, riferiti al dissalatore nell’ultimo anno solare, ovvero da luglio 2021 ad agosto 2022 compreso
- conoscere lo stato dell’arte dell’iter amministrativo per il posizionamento di un cavo che possa portare l’energia elettrica sull’isola e la data in cui potrebbero iniziare i lavori
- conoscere quale è la “road map” che il Comune di isola del Giglio ha immaginato di seguire per coprire il fabbisogno locale con energia elettrica da fonti rinnovabili.
L’urgenza e la gravità della situazione sull’isola è stato richiesto al sindaco di aprire un tavolo permanente con il Consorzio e le associazioni di rappresentanza delle imprese, da riunire ogni 15 giorni per monitorare tutti gli aspetti trattati.
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