GROSSETO. La prima vittima del cantiere infinito in centro storico è l’Archetto, storica pizzeria di via Garibaldi.
Quattro mesi con i lavori davanti al locale gli hanno dato il colpo di grazia. Lavori che dovevano finire in 2 mesi e che, invece, hanno attraversato tutta l’estate. E ancora non si vede la fine, perché sul cantiere in piazza Martiri d’Istia non c’è nessuno.
Mancano le pietre per fare la pavimentazione. Pare che siano state ordinate ma, dopo la prima fornitura, peraltro di un piccolo quantitativo, non ne sono arrivate altre.
Eppure lo sapevano che dovevano metterle nuove dopo aver tolto quelle vecchie. E invece nulla, tutto fermo. È stato fatto un primo pezzettino davanti al Movida, manca tutto il resto.
E poi ci sarà da sbancare l’altra metà. A questi ritmi se ne riparla l’anno prossimo.
In sede di consegna dei lavori si era parlato di un mese, massimo un mese e mezzo per ogni porzione dei lavori. Ne sono passati quattro e la prima è ancora lontana da finire.
E le attività della zona sono in ginocchio.
Archetto chiuso dal 1° settembre
Proprio i ritardi nei lavori hanno costretto Cristian Staderini, e la sorella Monica, a prendere l’amara decisione.
Dal primo settembre l’Archetto è chiuso, dopo 20 anni di attività. Ci aveva creduto Cristian, per mangiare le sue fantastiche pizze gourmet venivano anche da fuori Maremma, ma l’estate con pochi tavoli fuori e con la vista sulle reti del cantiere infinito, ha fatto perdere migliaia di euro all’attività.
Soldi che erano come ossigeno, in un centro storico che già fa parecchia fatica.
Lui ha già trovato lavoro alla Coop, la sorella Monica sta cercando. Ma non potevano andare avanti rimettendo soldi. Certo è che il centro storico perde un’altra attività storica.
Altre attività sono in forte difficoltà
E non è detto che Cristian sia l’unico a dovere appendere il grembiule al chiodo.
Anche altre attività della zona sono in fortissima difficoltà.
«Almeno venissero a dirci a che punto siamo, cosa ci dobbiamo aspettare, faremmo delle scelte – dicono dalla piazza -. Invece il cantiere è deserto, come i nostri tavoli la sera».
