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Caldana: il progetto parte “in bellezza”

Il sindaco Biondi e l’assessore Saragosa hanno spiegato le linee guida in collaborazione con l’Università di Firenze
La chiesa di San Biagio (a sinistra) e il borgo di Caldana

CALDANA. Presentato nella piazzetta della casa canonica il progetto “Caldana in bellezza”, è promosso dal Comune e fa un passo avanti verso la valorizzazione e la promozione turistica del borgo.

Un percorso avviato ad inizio legislatura su indicazione dell’assessore Claudio Saragosa: il borgo di Caldana è un gioiello rinascimentale, unico nella Maremma soprattutto per la facciata della chiesa di San Biagio. Ma di raro pregio anche per il centro storico fortificato, le cantine sotterranee che lo attraversano e che creano un labirinto di indubbio fascino.

La chiesa di San Biagio a Caldana
La chiesa di San Biagio a Caldana

Il progetto Caldana

Chi si occupa della ricerca e sviluppo del progetto per l’università di Firenze è il laboratorio Perclab, che si trova al Pin di Prato e collabora sia con il dipartimento di architettura dell’università che con quello di agraria. Il laboratorio Perclab nasce nel 2017 e sviluppa progetti di Xr (eXtended reality) ovvero virtual reality (VR), augmented reality (AR) e mixed reality (MR).

Fanno parte della squadra il professore Iacopo Bernetti come responsabile scientifico, l’assegnista di ricerca Irene Capecchi (sviluppatrice e programmatrice) e l’unity tecnologo Tommaso Borghini (modellista 3d).

Un esempio di accesso alla realtà virtuale con visore

Il progetto Caldana è un lavoro che comprende due applicazioni distinte ma integrate, che hanno l’obiettivo di promuovere ed incentivare le visite al borgo della frazione di Gavorrano. L’applicazione in virtual reality ha lo scopo di far conoscere il borgo a distanza, l’applicazione in realtà aumentata permette di conoscere il luogo in presenza e divertendosi aumentando il coinvolgimento del visitatore.

L’applicazione Vr, virtual tour fotografico multipiattaforma, può essere visto sia da pc, smartphone, e con visori di virtual reality. Il virtual tour è composto da oltre 100 foto sferiche, e tra i punti di scatto sono presenti anche gli ambienti sotterranei del borgo che di norma non sono accessibili. In alcune foto sferiche è possibile trovare anche personaggi storici come Marcello Agostini, il figlio Ippolito Agostini, e l’architetto-ingegnere Lorenzo Pomarelli che raccontano la storia del paese.

La storia vissuta come un gioco

L’applicazione di realtà aumentata è un serious game, ovvero uno strumento formativo in cui, idealmente, gli aspetti seri e ludici sono in equilibrio. L’utente, nella figura di uno storico è chiamato a ricostruire i vari avvenimenti succedutisi a Caldana per riuscire a trovare un tesoro nascosto. Per farlo si deve andare nei punti in cui sono stati posizionati i 3 personaggi storici.

Grazie allo smartphone l’utente potrà inquadrare un preciso punto del paese e potrà vedre i personaggi storici di rilievo prendere vita e fornirgli informazioni su quel punto, per indirizzarlo verso l’emergenza architettonica successiva. L’utente potrà così scoprire la storia del borgo giocando.

L’amministrazione al servizio della bellezza

Andrea Biondi, sindaco di Gavorrano

La storia ed il fascino di Caldana sono ben conosciuti ai suoi cittadini «Ma meritano di essere ben visibili anche fuori dai confini – dicono il sindaco Biondi e l’assessore Saragosa – Per questo motivo abbiamo avviato il progetto “Caldana in bellezza”: una serie di iniziative musicali, conferenze, ricerca storica sulle origini del borgo in collaborazione con l’Università degli Studi di Firenze».

L’assessore Claudio Saragosa

Gli obiettivi sono la riqualificazione dell’arredo urbano della centrale via commerciale Aldo Moro e l’avvio del progetto di accoglienza turistica diffusa creando un tour virtuale e di realtà aumentata nel borgo grazie anche lavoro dell’Università. «Quanto avviato per il borgo di Caldana – dicono Biondi e Saragosa – rappresenta un volano di sviluppo e promozione dell’intero territorio comunale, creando un bagaglio di buone pratiche e di conoscenze che saranno la base per i progetti di valorizzazione che coinvolgeranno gli altri borghi medievali del comune: Gavorrano capoluogo, Ravi e Giuncarico».

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