Calci al cerbiatto a Cala di Forno: la follia dei turisti | MaremmaOggi Skip to content

Calci al cerbiatto a Cala di Forno: la follia dei turisti

Madre e bambini prendono a calci un cerbiatto a Cala di Forno: «Quell’animalaccio sbava e porta le zecche»
La foto in cui si vedono i bambini scalciare verso il cerbiatto a Cala di Forno
La foto in cui si vedono i bambini scalciare verso il cerbiatto (o, forse, un daino) a Cala di Forno

MAGLIANO IN TOSCANA. Se non ami la natura, non andare al mare nel Parco. Se non ami gli animali, stai lontano da Cala di Forno. Anche perché arrivarci non è facile, c’è da camminare parecchio, e se sai che non è il posto per te, meglio un bagnetto col parcheggio davanti, dove sotto all’ombrellone ti portano anche lo spritz.

Ognuno è bene che scelga la vacanza che fa per la propria sensibilità, non illudendosi di cercare comodità dove non ci sono o pensando di evitare gli animali quando siamo noi che stiamo invadendo il loro habitat naturale e sono loro che ci tollerano.

Eppure giovedì 17 pomeriggio, a Cala di Forno, c’è chi non ha messo in pratica questi banali accorgimenti.

Perché Cala di Forno, nel cuore del parco della Maremma, è una spiaggia meravigliosa per quanto selvaggia. Qui gli animali sono i padroni di casa, sulla spiaggia arrivano i daini, i cerbiatti, i cinghiali. Non hanno paura dell’uomo, si avvicinano. E vanno rispettati.

«Calci dei bambini verso il cerbiatto»

La testimonianza ci arriva da una nostra lettrice che, anche lei, era a Cala di Forno. Ha assistito a una scena incredibile.

«Ero a Cala di Forno – racconta – una spiaggia meravigliosa e selvaggia nota perché i cervi e cerbiatti si possono avvicinare sulla spiaggia. Del resto è la loro casa, non la nostra».

«Verso le 16 uno è apparso alle mie spalle mentre ero seduta nell’acqua allora io e la signora con cui ero ci siamo subito messe in silenzio per non disturbarlo».

«A un certo punto il cerbiatto si è avvicinato a dei bambini e ad una mamma che aveva piantato un ombrellone (tra l’altro abusivo perché lì non e possibile portateceli) e i bambini, che avranno avuto 8 massimo 9 anni, hanno iniziato a dargli calci per farlo andare via».

«Allora io ho urlato al bambino di stare fermo e che non era il comportamento adatto perché noi eravamo gli ospiti dell’animale che si trovava nel suo ambiente».

In realtà, spiegano gli esperti, più probabile che fosse un daino.

Lo splendido Daino di Cala di Forno
Lo splendido Daino di Cala di Forno

IL VIDEO – Daini a Cala di Forno

 

 
 
 
 
 
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La reazione della mamma: «Portano le zecche»

La reazione della mamma dei bimbi, che chissà dove pensava di essere, è stata altrettanto incredibile.

«La mamma allora ha iniziato a urlarci che lei non voleva quell’animalaccio nella sua roba perché ci avrebbe sbavato e avrebbe portato le zecche».

«Io non ho parole non so proprio come le persone ragionino di questi tempi. Mio padre ha visto tutto ed è anche riuscito a scattare una foto».

La replica della donna

L’esperto: «Non è la natura di Walt Disney»

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