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Caduto dal tetto senza nemmeno un grido

Tragedia sul lavoro in un cantiere a Massa Marittima: il 51enne probabilmente si è sentito male. Ha provato ad appoggiarsi alla balaustra, poi è precipitato nel vuoto. Il dolore dei colleghi
La strada chiusa dov’è avvenuta la tragedia

MASSA MARITTIMA. Si è appoggiato alla balaustra, a un altezza di 10 metri. Poi è scivolato giù, cadendo nel vuoto, senza nemmeno emettere un grido. 

L’impatto con il terreno è stato devastante. L’uomo, operaio edile di 51 anni, non ha nemmeno cercato di proteggersi il volto mettendo le mani davanti a sé. Quando i soccorritori sono arrivati, le sue condizioni erano disperate. 

A farlo precipitare da quell’altezza potrebbe essere stato un malore, forse dovuto al caldo di questi giorni

L’operaio, un 51enne di origini tunisine, è caduto nella corte interna della palazzina a tre piani in pieno centro a Massa Marittima. I tecnici della sicurezza sul lavoro dell’Asl, hanno controllato il cantiere. E al momento, non sarebbero state trovate irregolarità. 

I due operai che stavano lavorando con il 51enne, ancora sotto choc, non sono riusciti a spiegare cosa sia successo intorno alle 11 di giovedì 18 luglio a Massa Marittima.

Inutili i tentativi di rianimazione

L’operaio  è precipitato da un’altezza di 10 metri, mentre stava lavorando sul tetto di un palazzo in via XX Settembre. 

L’allarme è arrivato subito al 118: sul posto, oltre ai carabinieri per i rilievi e al personale dell’Asl, sono intervenute le ambulanze della Misericordia di Massa Marittima e della Pubblica Assistenza di Scarlino, insieme a Pegaso. 

Inutili i tentativi di rianimazione, l’uomo non ce l’ha fatta. La strada, all’incrocio con via Volturno, è rimasta chiusa a lungo per permettere ai soccorritori prima e ai carabinieri e ai tecnici della sicurezza sul lavoro dell’Asl, di svolgere gli accertamenti. Sul posto è accorsa subito la sindaca Irene Marconi insieme agli agenti della polizia municipale che hanno transennato la strada. Poco dopo è arrivato anche il magistrato. La salma dell’uomo, nel pomeriggio, è stata portata all’ospedale. 

I colleghi e il responsabile del cantiere sotto choc

Quando il cinquantunenne è precipitato, sul cantiere c’erano due colleghi dell’uomo e il responsabile. Tutti e tre sono subito intervenuti e hanno lanciato l’allarme al 118. Sono rimasti senza fiato, a seguire le operazioni di soccorso del personale del 118 che ha fatto di tutto per salvare la vita al 51enne. 

Il responsabile del cantiere ha cercato in qualche modo di prendersi cura di loro, sotto choc per aver visto morire il loro collega. Li ha fatti sedere all’ombra, ha cercato di trovare le parole giuste, quelle che non riusciva nemmeno a pensare e pronunciare, tanto il dolore provato per quel tragico incidente. 

La strada chiusa dov’è avvenuta la tragedia

Per lunghi minuti il personale del 118 ha tentato di rianimare l’uomo. Ma le sue condizioni erano disperate e non ce l’ha fatta. 

A Massa Marittima è arrivato anche il pm di turno. 

Il cordoglio della sindaca Irene Marconi

Tra le prime persone ad arrivare in via XX Settembre la neoeletta sindaca di Massa Marittima Irene Marconi. È stata avvisata dal responsabile della polizia locale che si stava precipitando sul posto. 

Lo avevano chiamato i carabinieri per avvisarlo della tragedia. 

«Il tragico incidente mortale sul lavoro avvenuto questa mattina a Massa Marittima colpisce profondamente la nostra comunità – dice la prima cittadina – Tutto il nostro territorio, per la sua storia mineraria, è stato più volte teatro di gravissimi incidenti sul lavoro, ma nel nostro passato si evidenziano anche i momenti di lotta per i diritti dei lavoratori e per la sicurezza sui luoghi di lavoro. Anche per queste ragioni la disgrazia di questa mattina ci addolora fortemente. Insieme a tutti i membri dell’amministrazione, unitamente a tutte le forze politiche in Consiglio comunale, esprimo le più sentite condoglianze e la vicinanza ai familiari e ai colleghi della vittima». 

Cgil: «Controlli preventivi per evitare queste tragedie»

«Questa mattina a Massa Marittima si è consumata l’ennesima morte bianca di un lavoratore – dicono la segretaria della Cgil Monica Pagni e quella della Fillea Cgil Anna Capobussi – Stavolta è toccato a un operaio edile di 51 anni, caduto dal tetto di una palazzina di tre piani nel centro storico della città del Balestro. Naturalmente, in questa fase sarebbe strumentale esprimere giudizi definitivi, considerato che la dinamica degli eventi è all’attenzione degli inquirenti».

«Tuttavia, non possiamo esimerci dal ribadire che l’unica strada percorribile per tutelare la vita di chi lavora, è quella dei controlli preventivi da parte dell’ispettorato del lavoro, del rispetto certosino delle regole sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e del ricorso al buon senso – aggiungono – In questo caso, l’unica considerazione preventiva che possiamo fare, riguarda il fatto che in giornate tanto calde sarebbe opportuno evitare di salire su impalcature e tetti, perché lavorare all’aperto è chiaramente pericoloso. Come dimostra il divieto di lavorare in campagna dalle 12 alle 17 del pomeriggio».

Parlamentari Pd Toscana: «Vicinanza alla famiglia dell’operaio. Inaccettabile morire di lavoro, servono politiche serie e rigorose»

«Una nuova morte sul lavoro, l’ennesima di questa strage che non sembra vedere fine. Esprimiamo profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia dell’operaio – scrivono i parlamentari dem eletti in Toscana Emiliano Fossi, Laura Boldrini, Simona Bonafè, Christian Di Sanzo, Silvio Franceschelli, Marco Furfaro, Federico Gianassi, Dario Parrini, Arturo Scotto, Marco Simiani, Ylenia Zambito – È essenziale adottare politiche serie e rigorose, non inefficaci o a metà come quelle che il Governo si ostina a presentare. Servono strumenti e risorse concrete ed efficaci come quelli che abbiamo proposto da tempo con la “Carta di Firenze”, il patto tra istituzioni, enti locali, imprese e organizzazioni sindacali e datoriali che possano realmente prevenire morti e incidenti sul lavoro, garantendo a tutte le lavoratrici e i lavoratori di operare in condizioni di massima sicurezza. Non possiamo più assistere a queste tragedie». 

Il parlamentare Fabrizio rossi (FdI): «Cordoglio e vicinanza famiglia operaio deceduto Massa Marittima»

 

«Registriamo anche oggi l’ennesimo infortunio sul luogo di lavoro che ha portato alla morte, un lavoratore e padre di famiglia. Purtroppo, l’ennesima che si registra da inizio anno. Serve adesso più che mai da parte di tutti, a partire dalla politica, alle imprese, alle associazioni sindacali e di categoria intervenire con forza e tempestività, affinché non si ripetano tali tragici eventi sui luoghi di lavoro.

Alla famiglia dell’operario deceduto tragicamente esprimo a nome mio personale e a quello di tutta Fratelli d’Italia Grosseto e Toscana, le più sentite condoglianze e la massima vicinanza».

È quanto dichiara il deputato grossetano Fabrizio Rossi, coordinatore regionale Fratelli d’Italia Toscana.

Autore

  • Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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