GROSSETO. Si erano presentati nel terreno in via Giordania, a maggio del 2023, per cercare due cadaveri che sarebbero stati nascosti in quel fazzoletto di terra che corre verso la ferrovia. Dove Michele Rossi, che a Grosseto tutti conoscono con il soprannome di Ape, vive nella sua roulotte.
Ora, a distanza di un anno e mezzo, il giudice per le indagini preliminari Marco Mezzaluna, ha archiviato le indagini. In quel terreno, i carabinieri, coordinati dalla sostituta procuratrice Valeria Lazzarini, non hanno trovato alcun cadavere.
Finite le indagini per Ape
Nel maggio del 2023 la procura hanno iscritto Rossi nel registro degli indagati perché le forze dell’ordine sospettavano che avessesotterrato due uomini nel terreno. I carabinieri di Grosseto hanno messo in campo tutti i mezzi necessari per la ricerca dei corpi: cani molecolari, un escavatore dell’Esercito e un elicottero hanno setacciato la zona.
Da quella ricerca spasmodica i militari hanno trovato un osso e un fazzoletto insanguinato. L’osso apparteneva ad una persona, ma morta decine di anni prima. Ape ha dichiarato nel 2023 che quelle indagini fossero frutto della vendetta di un suo amico, che per fargli un torto avrebbe detto ai militari che nel suo terreno c’erano i corpi dei due uomini. Rossi era stato indagato per occultamento e soppressione di cadavere.
I militari hanno indagato a fondo e in ogni angolo del terreno, ma non hanno trovato nulla. Difeso dall’avvocato Livio Sammatrice, Rossi ora è stato prosciolto. Il giudice per le indagini preliminari Mezzaluna ha infatti archiviato le indagini.
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Collaboratrice di MaremmaOggi. Amo le bollicine, rigorosamente in metodo classico; il gin e credo che ogni verità meriti di essere raccontata. Non bevo prosecco e non mi piacciono né i prepotenti né le ingiustizie. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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