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Buoncristiani: «Ho pagato Imu e Tari», ma l’opposizione chiede le dimissioni

Residenza gate, il sindaco parla nel consiglio comunale a porte chiuse: il suo debito è stato pagato: la cifra complessiva addebitata è di 1.800 euro. Ciompi: «Altre posizioni da attenzionare»
Il sindaco Matteo Buoncristiani
Il sindaco Matteo Buoncristiani

FOLLONICA. È durata molto meno di un’ora la risposta alla domanda di attualità rivolta dai consiglieri di minoranza al sindaco Buoncristiani sul “residenze gate”.

Poche decine di minuti sono bastati al sindaco per comunicare al consiglio riunito a porte chiuse che i suoi debiti, dopo un accurato calcolo che ha prodotto la cifra di 1.800 euro, sono stati immediatamente saldati.

Il sindaco: «La mia situazione è legittima»

«Nonostante avessi già rilasciato delle dichiarazioni ai giornalisti, torno sul caso della mia residenza per fare definitiva chiarezza – ha detto – Premetto che nulla è cambiato relativamente alla legittimità della mia situazione, che ha visto me e mia moglie per un periodo avere residenze diverse: per chiarire ogni dubbio, ho chiesto di poter saldare tutti i possibili importi in favore del Comune, relativi alla mia condizione, per l’esattezza ho versato all’Ente circa 1.800 euro, che coprono gli importi massimi di Tari e Imu, anche ciò che probabilmente non mi spettava totalmente».

Il sindaco ha quindi annunciato, durante il consiglio a porte chiuse, di aver pagato sempre come se si trattasse di una seconda casa. «Ho infatti pagato come se avessi sempre avuto una seconda casa, nonostante non sia stato così – dice –  visto che la mia abitazione è stata per me un centro d’interesse (lì continuavo ad avere documenti ed effetti personali), perché è rimasta nella mia disponibilità e – seppur parzialmente – ho continuato ad utilizzarla, salvo alcune settimane d’estate in cui l’ho affittata. Ho deciso di saldare i tributi per dimostrare che la mia prerogativa è sempre stata e sarà quella di essere corretto. Sono infatti mortificato di aver dato adito a un vortice di polemiche».

Seduta a porte chiuse per lasciar fuori la famiglia del sindaco

Buoncristiani ha anche voluto spiegare la scelta della richiesta di discutere delle quindici domande depositate in consiglio comunale a porte chiuse.

«Mi hanno voluto far passare come una persona poco trasparente, quasi un delinquente, ma non è così. Sono una persona estremamente riservata, la famiglia per me viene prima di tutto: proprio per questo motivo sulle quindici domande dell’opposizione ho chiesto personalmente al presidente del Consiglio comunale Alberto Aloisi di affrontare la seduta a porte chiuse, perché tutto avrei voluto fuorché coinvolgere la mia famiglia, mia moglie e mio figlio, in questa vicenda – dice – È la stessa procedura usata in tutte le situazioni simili, in questo e in altri mandati. Spero che questa giornata segni la fine di questa triste vicenda, addirittura uno scandalo, residenza-gate, come è stato definito. Colgo quindi l’occasione per chiedere a tutti – me compreso – di alzare il livello del dibattito, che è davvero sceso sotto il limite consentito. Parliamo della città, parliamo dei progetti per Follonica, parliamo del futuro. A questo proposito vi annuncio che nei prossimi giorni convocherò un momento di approfondimento per quanto fatto finora per la città e quanto sarà fatto dalla mia squadra nei prossimi giorni».

I consiglieri di opposizione non sono rimasti per nulla soddisfatti dalle risposte del sindaco e chiedono pubblicamente le dimissioni del primo cittadino.  «Il problema “residenze gate” non è finito  – ha detto il consigliere di Follonica a Sinistra Francesco Ciompi – perché ci sono altre posizioni da attenzionare.»

Il malumore nella minoranza è condiviso al punto che, sebbene assenti alla seduta di oggi le consigliere del PD Francesca Stella e Mirjam Giorgieri, tutti e tre i gruppi consiliari hanno fatto pervenire una nota dove esprimono nel dettaglio le loro ragioni. «La maggioranza è chiusa nel suo fortino» – spiegano e il presidente del Consiglio comunale Aloisi, in violazione del regolamento e senza tener conto delle richieste dei capigruppo e della città tutta, ha deciso che la domanda d’attualità sul “residenza gate” sarebbe stata discussa  a porte chiuse. Ci chiediamo, ma se le domande non sono state secretate, perché devono esserlo le risposte? C’è forse qualcosa che i follonichesi non devono sapere? Inoltre facciamo notare che il presidente del consiglio, a supporto della sua irremovibile decisione, ci ha fornito una risposta che evidenzia alcune lacune incolmabili in termini di regolamento» e cioè:

1) il presidente Aloisi conferma che non esiste agli atti richiesta motivata da parte dell’unico soggetto che avrebbe potuto svolgere la richiesta motivata di seduta segreta, ovvero il sindaco che è chiamato a rispondere a domande a lui personalmente rivolte;
2) nessun soggetto terzo è coinvolto nella vicenda residenze;
3) il presidente Aloisi omette volutamente di indicare quale sia stato l’esito della discussione in conferenza dei capigruppo, ovvero la mancanza di accordo sul punto con ben 4 capogruppo su 7 che non erano in accordo con l’imposizione data dal presidente del consiglio;
3) l’iter che conferma di voler seguire il presidente Aloisi è fortemente limitativo dei diritti di tutti i consiglieri/e che invece sono espressamente chiamati a decidere sulla tenuta segreta del consiglio a norma dell’art. 33 del regolamento per il funzionamento del consiglio comunale, con votazione in consiglio comunale;
4) Aloisi, di conseguenza, con questa nota conferma di esercitare il suo ruolo in maniera limitativa della funzione dei consiglieri e del consiglio comunale nella sua interezza, considerato che il TUEL non prevede nessuna forma di segretezza del consiglio comunale.
5) il riferimento a prassi passate, ricordato dal presidente, non delegittima gli scriventi consiglieri e consigliere ad insistere per un’applicazione letterale del regolamento come al contempo non autorizza il presidente a non rispettare la norma regolamentare scritta, unica fonte certa del diritto con cui si può effettivamente limitare la pubblicità di un punto all’ O.d.g. del consiglio comunale.”

Insomma, se da una parte si tende a far calare i toni della polemica riportando il caso su piani più personali che politici, dall’altra niente passa inosservato poiché tutto è sotto una grossa lente d’ingrandimento. Ad ognuno il suo ruolo ci mancherebbe ed è per questo che con tutta probabilità questa continuerà ad essere una delle legislature più difficili e combattute mai viste in riva al Golfo.

 

 

 

Autore

  • Collaboratrice di MaremmaOggi. Il turismo e l'accoglienza sono nel dna familiare, ma scrivere è l'essenza di me stessa. La penna mi ha accompagnato in ogni fase e continua a farlo ovunque ce ne sia la possibilità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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