Bufale, granchi e un sindaco alla ricerca di visibilità. E di un futuro politico | MaremmaOggi Skip to content

Bufale, granchi e un sindaco alla ricerca di visibilità. E di un futuro politico

L’editoriale del direttore. I video nazionali e la ricerca di visibilità. Il caso di Albinia: non c’entra l’ideologia gender, ma la violenza sulle donne
Il video di Vivarelli Colonna sull’ideologia gender e il caso dei grembiuli scambiati in un asilo di Albinia

GROSSETO. Da un po’ di tempo a questa parte, sui suoi canali social, il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna posta numerosi video in cui discerne di argomenti nazionali, che poco o niente hanno a che vedere con Grosseto e il suo ruolo istituzionale. Spende un po’ del suo tempo pagato dai contribuenti nel suo ufficio da primo cittadino in piazza Duomo per commentare serie televisive, criticare la scelta un’altra città di mettere una statua, parlare di coniglietti gay e grembiuli scambiati fra maschi e femmine nelle “classi”.

È evidente che sia a caccia di visibilità nazionale. Al punto che quando Luca e Paolo, da LA7, si divertono a commentarlo facendo ridere mezza Italia, ecco che lui riposta il video. La regola è chiara: basta che si parli di me.

Sia chiaro, non è impazzito.

Anton non fa mai niente per caso. In realtà sta provando a prepararsi un futuro politico che, al momento, non ha. E prima di rassegnarsi a fare “solo” l’imprenditore – sta anche ristrutturando la villa di San Donato per farci una struttura ricettiva – prova ogni strada.

Con il secondo mandato in scadenza, con un terzo impossibile da fare, da civico qual è, senza un vero partito alle spalle, per lui è decisamente difficile avere uno sbocco alla prossime elezioni. Sono più vicine le regionali, previste nell’autunno di quest’anno, ma dovrebbe dimettersi in anticipo, ma non sono tanto lontane neppure quelle per il Parlamento che cadono, guarda caso, proprio nel 2027 quando finisce il suo mandato da sindaco.

Di recente nella corsa ad una poltrona che conta è stato scavalcato dal suo ex vicesindaco, Fabrizio Rossi, che proprio grazie a un partito forte alle spalle, Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, si è trovato catapultato a Montecitorio.

Ecco che la Lega potrebbe essere la stampella verso il suo futuro politico.

La recente vigorosa difesa dell’assessore leghista Riccardo Megale, andando anche contro il suo delfino Andrea Vasellini, avvalora questa ipotesi. In politica i calcoli contano più delle amicizie.

Vietato quindi, dopo la cacciata della Minozzi, fare un altro sgarbo al Carroccio, Megale è stato il consigliere più votato della Lega in Toscana (757 preferenze), in vista di un’opportunità di avere la strada tracciata verso un’altra poltrona. Che poi venga eletto è un altro discorso, sia chiaro. Certo se la Lega lo candidasse a presidente della Regione in alternativa al sindaco di Pistoia, Tomasi, avrebbe il posto assicurato, anche se il centrodestra perdesse le elezioni.

Ovviamente, ufficialmente, lui nega tutto. L’ha ribadito nei giorni scorsi anche ad Enrico Pizzi, su Tv9. È troppo presto.

Vivarelli Colonna a pranzo, nei giorni scorsi, con i leghisti Tiziana Nisini, Susanna Ceccardi e Luca Baroncini (foto postata dal sindaco sulla sua pagina Fb l'8 gennaio scorso)
Vivarelli Colonna a pranzo  con i leghisti Tiziana Nisini, Susanna Ceccardi e Luca Baroncini (foto postata dal sindaco sulla sua pagina Fb l’8 febbraio scorso)

Non c’entra l’ideologia gender. Ma una riflessione sui femminicidi

I video, Anton, li usa anche quando la stampa cittadina è un po’ troppo pungente.

Qualche giorno fa se l’era presa con Tv9, per una lettera fatta arrivare da qualcuno della sua maggioranza a una collega che, giustamente, ne aveva dato conto. Poi quella lettera, in realtà solo una bozza da far visionare agli altri  prima di essere spedita, era rimasta solo sulla chat interna della civica di maggioranza e non era finita sul tavolo del sindaco. Mancava l’unanimità della “sua” civica sulla richiesta di cacciare Megale dalla giunta. Così, quasi facendo finta che il problema non ci fosse, ecco puntuale il video “fake news” contro Tv9 e i giornalisti cattivi.

Stavolta il videocommento è toccato a noi di MaremmaOggi.

Tutto nasce dall’ennesimo video fatto dal suo ufficio in Comune su temi nazionali. Sotto accusa, secondo il sindaco “l‘ideologia gender che tenta l’assalto alle menti dei più giovani”.

Dal coniglietto Marlon si passa ad un libriccino diffuso nelle “scuole elementari di Pavia“. Poi aggiunge “non si tratta di un caso isolato, è un sistema“. Quindi prosegue “ad Albinia mi dicono che ci sono intere classi che si scambiano ogni tre giorni il grembiule fra maschi e femmine”.

Così noi di MaremmaOggi siamo andati alle elementari di Albinia a verificare. Dalle elementari di Pavia alle classi, il collegamento nel video c’era tutto. E nessun grembiule, alle elementari, era stato mai scambiato. Per questo abbiamo parlato di bufala.

La rabbia del sindaco e il caso di Albinia

Qui si è scatenata la rabbia del sindaco. Perché – ha spiegato – “non ho mai parlato delle elementari”. Il fatto, infatti, è avvenuto all’asilo Santa Maria delle Grazie, peraltro un asilo cattolico, e figuriamoci se il mondo cattolico sposa le teorie gender, affiliato alla Fism. “Per ore è stato scritto che avevo detto una bufala” e giù critiche al nostro cattivo giornalismo “avete preso un granchio di 5 kg“. 

Poi, però, siamo andati anche all’asilo Santa Maria delle Grazie. Perché se ci accusano, vogliamo capire. E una cosa l’abbiamo capita: quello scambio di grembiuli, avvenuto in occasione della giornata contro la violenza sulle donne, con l’ideologia gender non c’entrava niente.

La scelta di scambiare i grembiuli magari sarà stata anche un errore, lo riconosce (vedi sotto) anche il presidente regionale di Fism, ma era stata fatta dagli educatori dell’asilo per sensibilizzare i piccoli allievi dopo il feroce omicidio di Giulia Cecchettin, da parte dell’ex fidanzato. Omicidio avvenuto l’11 novembre 2023, pochi giorni prima dello “scambio di grembiuli” e della giornata contro la violenza sulle donne, il 25 novembre 2023.

Nella foto postata dall’asilo, con un bimbo col grembiulino rosa, si legge infatti “alla luce dei recenti fatti di cronaca che purtroppo si protraggono da anni”.

Il tema non era la teoria gender e l’assalto alle menti dei più giovani, ma la violenza sulle donne

Quindi, se non era una bufala, era una bufalina.

Il presidente regionale Fism: «Non ci pieghiamo a derive ostili»

In merito alle recenti dichiarazioni di Antonfrancesco Vivarelli Colonna, sindaco di Grosseto, relative alla scuola di Albinia, Leonardo Alessi, presidente Fism (Federazione italiana scuole materne) Toscana tiene a precisare quanto segue.

«Siamo molto dispiaciuti per quanto accaduto in merito ai recenti fatti che hanno interessato la scuola Santa Maria delle Grazie di Albinia rispetto alla questione gender. Le scuole Fism hanno nella loro natura e nei loro progetti educativi l’accoglienza di tutti e l’inclusione di ciascuno e questo è un principio al quale educhiamo fattivamente tutti i bambini. Per questo siamo dispiaciuti, perché talvolta nel perseguire un principio giusto si corre il rischio – come è accaduto in questo caso – di cedere ad una mentalità oggi dominante che vede in una “educazione di genere” ideologica il grimaldello per promuovere un indifferentismo sessuale che non deve trovare ospitalità nei nostri progetti educativi».

«Le nostre scuole sono nate dall’esperienza della Chiesa e vivono nella fedeltà ai suoi insegnamenti nell’accogliere e valorizzare ogni persona nella sua unicità e non si piegano a queste pericolose derive ostili ad uno sviluppo della persona. Evidentemente in questo caso un errore è stato commesso ma, come sempre accade, speriamo che ciò possa servire a tutti per una ancor maggiore chiarezza, d’ora in poi, della missione educativa che ci è affidata e che è la ragione di esistere delle nostre scuole».

Autore

  • Direttore di MaremmaOggi. Dopo 30 anni di carta stampata ho capito che il presente (e il futuro) è nel digitale. Credo in MaremmaOggi come strumento per dare informazione di qualità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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