Bolkestein, si rischia un'estate con pochi stabilimenti | MaremmaOggi Skip to content

Bolkestein, si rischia un’estate con pochi stabilimenti

Dopo le recenti mareggiate molte strutture hanno subito danni ingenti: l’allarme di Confcommercio. Confesercenti chiede il ripristino delle barriere danneggiate
I danni della mareggiata alla spiaggia del Tony’s

GROSSETO. «Dopo le mareggiate degli ultimi giorni, molti stabilimenti balneari della costa Toscana, inclusi alcuni di quelli che insistono in provincia di Grosseto, soprattutto nella zona di Follonica, potrebbero non aprire più, con un danno incalcolabile per l’economia del territorio: il Governo intervenga immediatamente per dare certezze e mettere in sicurezza buona parte del Pil del territorio».

Daniele Avvento, presidente del Sindacato italiano Balneari (Sib) di Confcommercio Grosseto, torna a sollecitare l’esecutivo riguardo le azioni da compiere sulla vicenda Bolkestein anche a seguito degli ultimi sviluppi giudiziari.

L’appello dei balneari

Ad aprile scorso, infatti la Corte di Giustizia Europea aveva sentenziato che la Bolkestein può non essere applicata laddove la risorsa (cioè le concessioni demaniali marittime) non risulti scarsa. A ottobre, poi, il Tavolo tecnico coordinato dal Governo ha misurato la concentrazione di concessioni rilasciate su territorio nazionale in relazione ai chilometri disponibili rilevando come, appunto, la risorsa non sia affatto scarsa risultando il 70% di costa circa ancora concedibile.

Da ultimo il Tar di Lecce che con una sentenza di qualche giorno fa, richiamandosi proprio al pronunciamento della Corte Europea dello scorso aprile ha respinto il ricorso dell’Antitrust e ha di fatto sconfessato le sentenze dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato.

Quello del presidente del Sindacato italiano Balneari di Confcommercio Grosseto è un appello accorato al Governo perché «di fronte alle immagini di stabilimenti devastati dalle mareggiate – afferma – il contesto di incertezza normativa entro il quale noi balneari siamo costretti a prendere decisioni (o a non prenderle) fa sorgere una grandissima preoccupazione per il futuro». 

Turismo balneare risorsa per tutta la Maremma

«E attenzione – sottolinea Avvento – non si tratta del futuro del singolo imprenditore, bensì di quello di una intera comunità perché sappiamo bene quanto pesa, in provincia di Grosseto, il turismo balneare. Qui ci sono colleghi – prosegue Avvento, presidente di Sib-Confcommercio – che hanno la spiaggia completamente mangiata dal mare o ai quali vento e pioggia hanno mandato all’aria ristorante, tavoli, sedie, cabine e altri materiali. Come potranno ricostruire il tutto senza sapere se per i prossimi anni potranno contare ancora sulla concessione demaniale? Sarebbe comprensibile la scelta di chiudere l’attività e tamponare i danni economici con le briciole di ristoro che forse (speriamo) arriveranno dalla politica. Ma a quel punto sarebbe un gravissimo colpo per l’economia di tutto il territorio».

«Il Governo – conclude Avvento – deve emanare subito un provvedimento legislativo che sulla base di quanto sancito dal Tavolo tecnico superi la legge Draghi e metta definitivamente in sicurezza il settore balneare».

Mareggiata a Follonica: «Ripristinare le barriere»

A Follonica, le mareggiate hanno fatti i danni maggiori. «Le nostre spiagge devono essere protette dall’erosione. I tratti di costa in erosione perdono posti ombrellone (in stabilimenti balneari o spiaggia libera che sia) e questo ha ricadute devastanti su tutta la filiera turistica, dai mancati consumi in bar e ristoranti al minore lavoro di hotel, commercio, artigianato. Bisogna quindi intervenire dove necessario con opere di difesa e apporti di nuova sabbia per difendere le nostre coste, a vantaggio di residenti, turisti ed operatori economici»,  afferma il presidente provinciale del sindacato dei balneari Confesercenti Grosseto Claudio Pierini.

Fiba Confesercenti richiede il celere ripristino delle barriere danneggiate.

Su questo tema nel 2018 la Regione Toscana ha approvato delle innovative linee guida che consentono strumenti nuovi per la lotta all’erosione, come il ripristino e la riprofilatura degli arenili.

L’utilizzo di questi strumenti rende più semplice e più snello per amministrazioni locali e/o per i privati intervenire sulla tutela degli arenili in erosione rispetto al passato.

Un piano comunale per riprofilare le spiagge

«Crediamo che sia importante che l’amministrazione comunale di Follonica si doti di un suo progetto pluriennale di riprofilatura degli arenili, che riguardi tutta la costa del Comune. Avere un simile strumento è rilevante sia per pianificare apporti di materiale nei tratti di costa che lo necessitano, sia per poter intervenire prontamente qualora, a seguito di eventi meteomarini di portata eccezionale come quelli degli ultimi giorni, si verifichino sulla costa situazioni emergenziali», prosegue la nota di Confesercenti.

Inoltre, disponendo di un progetto approvato ed operativo, sarà possibile per il Comune sia utilizzare le risorse regionali per la lotta all’erosione, sia sviluppare partnership pubblico/privato con gli operatori economici per poter disporre di risorse aggiuntive, perché oltre a insistere sul giusto apporto della sabbia per l’attività di riprofilatura, è necessario intervenire dove il contenitore creato, che dovrebbe contenerla, non si dimostra efficace, questo per non vedere arretrare l’arenile.

 

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