Blackout, turismo in ginocchio. Parte la class action. Il Comune si tutela | MaremmaOggi Skip to content

Blackout, turismo in ginocchio. Parte la class action. Il Comune si tutela

Danni ingenti alle attività che pensano a fare una causa comune. E anche l’amministrazione è pronta a ricorrere agli avvocati
Un generatore montato da Enel e due vedute di Porto Ercole e Porto Santo Stefano
Un generatore montato da Enel e due vedute di Porto Ercole e Porto Santo Stefano

MONTE ARGENTARIO. Il 2024 sarà ricordato come l’anno orribile della Costa d’Argento. In un’estate già complessa per via del cambiamento climatico, la zona ha dovuto affrontare una serie di problematiche  che hanno messo in ginocchio residenti, turisti e attività locali.

Le criticità sono cominciate a luglio con la moria di pesci nella laguna di Orbetello, segno di un ecosistema in sofferenza. La situazione è poi degenerata in pieno agosto, con interruzioni di corrente a Porto Ercole e Porto Santo Stefano che hanno lasciato numerose famiglie senza luce nel cuore della settimana di Ferragosto, il momento clou della stagione turistica.

Al punto che molti operatori pensano a una class action per tutelare i propri diritti e anche l’Amministrazione comunale ha emesso una delibera che va nella stessa direzione: la richiesta di un risarcimento danni.

Emergenze idriche e caos nei servizi e  situazione e tutt’altro che risolta  

Come se non bastasse, tutto il promontorio dell’Argentario, in conseguenza della mancanza di corrente, ha subito interruzioni idriche prolungate in momenti diversi, con rubinetti a secco proprio quando la popolazione temporanea raggiungeva il picco massimo. L’ultimo in ordine di tempo la mancanza di acqua nella serata di ferragosto a Porto Santo Stefano.

Gli operai di AdF hanno lavorato fianco a fianco a quelli di Enel, ma senza corrente anche la macchina della distribuzione dell’acqua è andata in sofferenza.

Una situazione  che ha creato enormi disagi, soprattutto per le attività turistiche e commerciali che contavano su questi giorni per rimpinguare le casse dopo un anno difficile.

Ristoranti, bar, hotel e stabilimenti balneari si sono trovati improvvisamente in crisi, incapaci di gestire l’afflusso di clienti con servizi essenziali così carenti.

Da Porto Ercole a Porto Santo Stefano effetti devastanti per l’economia

Le ripercussioni economiche sono state pesanti: molti commercianti lamentano gravi perdite in termini di incassi, con prenotazioni disdette e clienti infuriati per i disservizi. Quello che doveva essere il periodo dell’anno in cui gli affari avrebbero ricevuto una boccata d’ossigeno, si è trasformato in un incubo con danni che potrebbero richiedere mesi, se non anni, per essere recuperati.

«Ho chiuso a pranzo, 250 coperti persi. E tutto nella spazzatura»

Un ristoratore di Porto Santo Stefano, lo prendiamo come esempio di tanti altri che hanno attività di ristorazione, bar, gelaterie nel promontorio e sono sin piena sintonia da Porto Ercole a Porto Santo Stefano,  che ha la propria attività nella parte alta del paese, La Fortezza, lamenta il fatto che in queste giornate ha dovuto chiudere il locale, 250 coperti persi.

«Tutto buttato dentro la spazzatura – racconta – e quello che mi fa più paura è che ancora tutto questo è provvisorio». 

«La luce è arrivata grazie a generatori che da un momento all’altro potrebbero saltare. Niente di definito e definitivo, mentre l’unica preoccupazione del Comune era che si corresse il Palio. Per carità, festa bellissima, ma noi abbiamo avuto danni enormi».

Bar , ristoranti, costretti a gettare intere scorte di cibo, dovendo ricorrere anche a ditte specializzate per smaltire tutto.

L’urgenza di interventi strutturali  

Questi eventi hanno evidenziato la fragilità delle infrastrutture locali, inadeguate a supportare il carico turistico durante l’alta stagione.

Lo ha precisato anche Enel che tra le cause del blackout ci sono il super flusso turistico, un uso altissimo di condizionatori, una linea che è da modernizzare per essere all’altezza dei tempi e esigenze attuali.

Le richieste di autorizzazione sono state presentate da tempo, ma sono con la nuova Amministrazione le pratiche sono state sbloccate. Saranno realizzate nuove linee e nuove cabine.

Servono servizi adeguati per gli operatori e i residenti della Costa d’Argento e  per i turisti che in questi giorni sono scappati da residenze non più in grado di rendere, loro malgrado, il soggiorno gradevole. Niente docce, niente confort, niente aria condizionata. Tutti al buio rigorosamente.

E anche se c’è stato qualcuno che è riuscito a mangiare qualcosina a lume di candela, questo tutto era tranne che romantico.

Priscilla Schiano e Marco Nieto: «I segnali c’erano stati»

Per Priscilla Schiano, “Argentario nel Cuore”, tutto questo era evitabile : «Le avvisaglie c’erano da tempo. Sapevamo che la nostra rete elettrica era vecchia e sovraccarica. Da anni abbiamo avuto segnali di allarme: bassa tensione, blackout parziali nei week and, l’ultimo due sabati fa a Porto Santo Stefano. Eppure, non si è fatto nulla per fronteggiare un carico di energia che sarà sempre maggiore».

«Occorre prendere coscienza della gravità del problema, non possiamo tamponare la situazione con generatori. Chi governa deve dare priorità a questo perché senza un intervento strutturale il prossimo anno potremmo essere punto e a capo».

Marco Nieto di “Per l’Argentario”, vive a Porto Ercole dove è da qualche giorno che segue la situazione ed è in prima linea a cercare, per quanto possibile, di rapportarsi con i tecnici Enel, Acquedotto del Fiora e quant’altro.

«Questo è il mio modo di fare opposizione, sul pezzo accanto alla gente soprattutto nei momenti più critici. Questa è una situazione che noi più volte avevamo paventato. Ogni giorno a Porto Ercole ci sono ingenti perdite di acqua, continui cali di tensione e in questo week and di Ferragosto c’è stato presentato il conto. Sono vicino e nel cuore di tutte le nostre attività».

La priorità  è ottenere risposte dalle istituzioni: si chiedono interventi rapidi e strutturali che possano garantire una maggiore resilienza del territorio per evitare che disastri simili si ripetano in futuro. In una stagione che doveva rappresentare la ripartenza, la Costa d’Argento ha visto sfumare opportunità preziose, lasciando un senso di amara delusione e incertezza per il futuro.

Il sindaco di Monte Argentario: «Enel chiara, servono nuovi impianti»

Il sindaco Artuto Cerulli mette i puntini sulle i e spiega.

«Credo che Enel abbia fatto capire a tutti come stanno le cose.  In una nota Enel distribuzione ha spiegato di aver fatto richiesta  sul territorio per la realizzazione di nuove cabine e di dorsali elettriche al fine di ampliare la capacità della rete elettrica».

Una sottolineatura , che già di per sé, è una risposta a chi strumentalmente attacca l’amministrazione comunale.

«Infine – dice Cerulli – vorrei dire a qualche stupidotto che per quanto mi riguarda, per protezione civile non intendo uno che va in giro con il megafono a dire, manca l’acqua, la corrente ect. Intendo, invece, quello che abbiamo fatto, in alcuni casi, quando siamo dovuti intervenire per garantire la funzionalità di macchine a pazienti particolari».

«Il mio telefono , le strutture comunali, sono al servizio di tutti. Tutti , stanno avendo risposte precise e puntuali, rispetto alle nostre possibilità di risolvere il problema». 

«Raccomandiamoci a San Rocco»

Se il santo patrono della corrente elettrica resta un mistero, i residenti e i turisti della costa d’Argento hanno deciso di non rischiare e rivolgere le loro preghiere a San Rocco, il santo protettore degli appestati e dei viandanti, invocato spesso nei momenti più disperati. Ci si aggrappa a tutto pur di sperare in un po’ di sollievo. 

Questo quanto apparso in una pagina facebook, Presidio Portercolese, dove , e per fortuna, si vuole mantenere alto almeno lo spirito.

Vedere il bicchiere mezzo pieno fa sempre bene.

Il Comune di Orbetello darà una mano a Monte Argentario

È lo stesso sindaco di Orbetello Andrea Casamenti ad annunciare come autorizzerà Enel a fare alcuni interventi in vari punti di Orbetello e Neghelli (parcheggio inizio diga, strada orti, ) per «poter aiutare i cittadini di Monte Argentario e gli amici dell’amministrazione comunale che in questo momento devono affrontare un serio problema legato alla energia elettrica».

Protezione Civile e class action

Intanto da Porto Ercole sembra in procinto di partire una class action da parte degli imprenditori locali.  Anche il sindaco di Monte Argentario, Arturo Cerulli, ha dichiarato che nella mattinata di oggi, venerdì 16 agosto ha deciso, tramite una delibera di giunta, di procedere per tutelare l’interesse dell’Amministrazione comunale per il danno subito e per offrire ai cittadini e alle imprese operanti nel territorio un supporto per la tutela dei loro interessi e diritti.

Nei prossimi giorni saranno forniti maggiori dettagli sul percorso da seguire per richiedere relativi risarcimenti.

Autore

  • Vittorio Patanè

    Redattore di MaremmaOggi. Per me scrivere è uno strumento di verità, di bellezza, è di liberta, un mezzo per esprimere ciò che altrimenti rimarrebbe inespresso. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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