Bernardini: «Rimasta in consiglio per responsabilità. Non cerco la visibilità» | MaremmaOggi Skip to content

Bernardini: «Rimasta in consiglio per responsabilità. Non cerco la visibilità»

Dopo il caos in consiglio la consigliera Rita Bernardini replica ai colleghi dell’opposizione: «Rimasta per senso di responsabilità. Mia libera scelta»
La consigliera Rita Bernardini da sola nel lato dell'opposizione dell'aula del consiglio comunale
La consigliera Rita Bernardini da sola nel lato dell’opposizione dell’aula del consiglio comunale

GROSSETO. Rita Bernardini non ci sta a essere definita la “stampella della maggioranza“. Lo chiarisce in un comunicato in cui replica ai “colleghi”, chiamiamoli così, dell’opposizione in consiglio comunale. Oggi, giovedì 28, sono usciti dall’aula per far sì che non ci fosse il numero legale, viste le assenze di 4 consiglieri di maggioranza. Ma lei non li ha seguiti. E restando in consiglio ha dato alla maggioranza quella sedicesima presenza necessaria perché la seduta andasse avanti.

Lo ha fatto – spiega – per senso di responsabilità. E perché in discussione non c’erano argomenti strettamente politici, ma che interessavano larghe fette di popolazione. In particolare l’aggiornamento del piano di evacuazione del fiume Bruna e del reticolo idrico minore. Insomma, una misura di protezione civile.

Bernardini: «Meglio tutelare gli abitanti che avere un po’ di visibilità»

«Per responsabilità e senso civico verso la popolazione interessata non ho abbandonato l’aula – spiega Bernardini -. Come hanno scritto in una nota i colleghi dell’opposizione il piano di evacuazione del fiume Bruna era argomento “poco interessante”. Aggiungendo “se non interessano a loro, non vediamo perché dobbiamo essere noi a consentire lo svolgimento dei lavori”».

«Eppure quello di oggi non era un consiglio comunale “salvavita”, piuttosto un consiglio comunale dove c’erano atti “non politici” ma trasversali, anche se di giunta, dove si andava appunto a votare anche l’aggiornamento del piano di evacuazione del fiume Bruna. Forse i colleghi non lo hanno ritenuto sufficientemente interessante, tanto da abbandonare l’aula».

«Forse non si sono sentiti di rappresentare quella parte di popolazione interessata ad eventuali esondazioni del fiume Bruna e dei suoi affluenti».

«Forse era più interessante aggiudicarsi un momento di visibilità?»

«Poi magari, se succede qualcosa, si incolpa chi non ha agito nel modo corretto e tempestivo o magari ci si alza e si richiede un minuto di silenzio».

«La maggioranza lavi i panni sporchi in casa propria»

«Se la maggioranza ha problemi al suo interno, saranno panni sporchi che si laveranno in casa propria».

«Se i colleghi dell’opposizione hanno ritenuto opportuno abbandonare l’aula, rispetto la loro scelta».

«Nessuna stampella, ma libera scelta»

«Se ritengono di fare opposizione all’opposizione, tacciandomi di essere la “stampella del centro destra” forse scarseggiano di contenuti per fare opposizione a questa Amministrazione. Nessuno della maggioranza mi ha chiesto supporto per avere numero legale “alla bisogna” come è riportato in un comunicato. È stata una scelta libera e democratica».

«Io vado avanti per la mia strada e nel mio lavoro, non mi presto ad azioni per pura ricerca di visibilità».

«Ho rispetto verso gli uffici, verso i lavori svolti nelle commissioni e verso il denaro pubblico. Le mie azioni, sono azioni pure e per solo senso civico e di responsabilità verso la popolazione».

«Non ho mai fatto accordi col centro destra. Rispondo di me stessa e di ogni singola mia azione che svolgo all’interno del consiglio comunale».

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