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Bando trasporti marittimi: «A rischio 260 lavoratori»

Giornata di fuoco quella di domenica 21 luglio per lo sciopero dei marittimi della Toremar. Il sindaco Schiaffino scrive a Giani: «No allo spacchettamento, gli isolani non sono cittadini di serie B»
Traghetto Giuseppe Rum, isola del Giglio (foto Giglionews)
Un traghetto della Toremar

ISOLA DEL GIGLIO. Si prospetta una domenica di fuoco quella del 21 luglio. Nel giorno dello sciopero da parte dei lavoratori Toremar, infatti, saranno garantiti soltanto i servizi minimi essenziali. Un numero di corse quindi estremamente ridotto rispetto a quanto previsto dal calendario abituale. «Così si mette in ginocchio l’economia turistica dell’Arcipelago», dice il sindaco del comune di Isola del Giglio, Armando Schiaffino

260 posti di lavoro a rischio

I sindacati sono preoccupati sul futuro dei 260 lavoratori (tra personale navigante e amministrativo). Una preoccupazione condivisa dal primo cittadino del Giglio. «Il nuovo bando di gara per la continuità territoriale dell’Arcipelago toscano che ha in mente la Regione Toscana – dice – rischia di mettere in pericolo la maggior parte dei 260 posti di lavoro: è inaccettabile. È fondamentale tutelare non solo i posti di lavoro ma anche la loro qualità: le condizioni lavorative previste nel contratto dei dipendenti Toremar sono infatti il frutto di anni di battaglie e sacrifici».

Problemi per le attività e gli abitanti delle isole

Il sindaco dell’isola del Giglio ha quindi deciso di rivolgersi direttamente al presidente della Regione Eugenio Giani. «Come possono i vertici della Regione approvare un provvedimento che di fatto mette in difficoltà i lavoratori marittimi e al tempo stesso le attività e le popolazione delle isole dell’Arcipelago Toscano, particolarmente l’Isola del Giglio, Giannutri e Capraia – si chiede Schiaffino – mentre pare ignorare che La legge costituzionale 7 novembre 2022, n. 2, recante “Modifica all’articolo 119 della Costituzione, concernente il riconoscimento delle peculiarità delle Isole e il superamento degli svantaggi derivanti dall’insularità”, è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 267 del 15 novembre 2022. Si tratta, a ben vedere, di un’ulteriore e puntuale specificazione del principio di uguaglianza sostanziale sancito dall’articolo 3, secondo comma, della Costituzione, là dove si impegna la Repubblica a rimuovere gli ostacoli che limitano la libertà e l’uguaglianza dei cittadini».

Serve un bando unico

La richiesta dell’amministrazione dell’isola del Giglio, è chiara: la presentazione di un bando “unico” rappresenterebbe una prima debole, seppur non sufficiente, garanzia di tutela dei livelli occupazionale e della loro qualità del servizio. «Con lo “spacchettamento” del bando si aprirebbe uno scenario ben più critico e da scongiurare – dice ancora Schiaffino – il rischio di precarizzazione dell’occupazione diventerebbe elevato, con tutto ciò che ne conseguirebbe anche in termini di servizi ai cittadini». Quello dei trasporti è poi un tema importantissimo per chi vive sull’isola. «L’insularità è una condizione che presenta ritardi di sviluppo sociale ed economico e fa degli isolani cittadini con diritti ridotti e affievoliti rispetto a chi vive sulla terraferma». 
La sanità delle isole, l’approvvigionamento di beni, la continuità didattica, la continuità territoriale
aerea e marittima, sono solo alcuni dei contenuti che dovranno riempire questa scelta affinché non
resti una mera dichiarazione di intenti.
«E ci aspettiamo  – conclude il sindaco – che la Regione Toscana faccia la propria parte, non solo a parole. Soluzioni concrete e risorse certe sono quello che attendono i cittadini di questi luoghi».

 

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