GROSSETO. Per lei, quell’uomo che aveva sposato sua madre era il suo babbo a tutti gli effetti. Dalla relazione della coppia era nato un bambino, fratello della ragazza, che non aveva mai conosciuto il suo padre biologico. Ma quando la ragazza è arrivata all’adolescenza, le cose sono drasticamente cambiate. L’uomo che fino ad allora aveva creato non pochi problemi alla moglie a causa di alcuni suoi comportamenti aggressivi, aveva probabilmente cominciato ad avere qualche attenzione particolare per la ragazzina.
Indagato per violenza sessuale
A settembre dell’anno scorso, la mamma della ragazzina ha sporto denuncia e il sostituto procuratore Giampaolo Melchionna ha aperto un fascicolo nei confronti del quarantaquattrenne che ha lasciato la città da tempo dopo la separazione. L’uomo è accusato di violenza sessuale e violenza privata e questa mattina, lunedì 11 aprile, nell’aula del tribunale di Grosseto, il giudice per le indagini preliminari Sergio Compagnucci ha conferito l’incarico a una psicologa, alla presenza dell’avvocata Sabrina Pollini, che assiste la madre della ragazzina e dell’avvocato Luigi Sartini che invece difende l’uomo.
La ragazzina, arrivata all’adolescenza, si era chiusa a riccio e non parlava quasi mai con nessuno. Poche settimane prima che la sedicenne riuscisse a confessare a sua madre l’orrore che sarebbe stata costretta a subire nella sua cameretta, la donna aveva notato delle ferite sulle sue braccia. Piccoli tagli fatti con le forbici.
Preoccupata, ne aveva parlato con il medico di famiglia e una specialista che aveva diretto la ragazza al consultorio. A settembre, la sedicenne era riuscita a dire a sua madre quello che aveva dovuto subire: palpeggiamenti al seno e all’inguine da parte dell’ex marito della donna.
Due episodi in un settimana
Sono due gli episodi denunciati nella querela depositata in Procura, dalla quale è partito il procedimento nei confronti del patrigno, avvenuti nel mese di giugno 2016 a distanza di una settimana l’uno dall’altra.
L’uomo, che se n’era andato dall’abitazione per vivere con la nuova compagna, tornava in città per vedere suo figlio e in quelle due occasioni, rimasta la ragazzina a casa da sola con lui perché sua madre aveva portato il piccolino al centro estivo prima di andare al lavoro, il quarantaquattrenne sarebbe entrato in camera dell’adolescente e avrebbe avuto rapporti orali con la sedicenne dopo averla palpeggiata.
Quello che per anni, la sedicenne aveva considerato come un padre, si era trasformato in un orco. L’uomo infatti aveva anche minacciato la giovane dicendole che se avesse raccontato qualcosa, l’avrebbe fatta rinchiudere in una casa famiglia.
Per fortuna, dopo quei due episodi, l’uomo non è più tornato a Grosseto e la ragazza è riuscita a raccontare cosa fosse successo.
L’uomo e la donna avevano interrotto la loro convivenza a marzo dell’anno prima, ma nel 2019 l’uomo aveva installato in casa alcune telecamere collegate a un’applicazione che aveva sul telefono. Uno di quegli apparecchi era stato messo nella camera della ragazzina.
La ragazza sarà quindi chiamata, con l’assistenza della specialista incaricata dal tribunale nel corso dell’incidente probatorio, a ripercorrere quell’orrore davanti al giudice. L’uomo, dal canto suo, si è sempre proclamato innocente.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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